Padova (Italia): Nella Chiesa di San Girolamo la Comunità di Sant'Egidio ha ricordato coloro che, vissuti senza dimora, sono morti per il freddo e per la durezza della vita in strada
31 gennaio 2010
Domenica 31 gennaio, nella Chiesa di San Girolamo si vedono dei volti nuovi: in tanti, dai diversi angoli della città arrivano per partecipare a questa liturgia. Vengono dai loro giacigli sulla strada, dalla stazione, dall'asilo notturno, dalle parrocchie dove sono ospitati perchè vogliono partecipare a questa celebrazione eucaristica in cui verranno ricordati i nomi dei loro amici che hanno perso la vita in strada. Commozione e raccoglimento, soprattutto quando è il momento della lettura dei nomi e dell'accensione delle candele. Alcuni desiderano accendere personalmente la candela.
Sono quasi trenta le persone che dall'inverno 2004-2005 hanno perso la vita per le difficoltà della vita in strada. Uomini e donne, italiani e stranieri, giovani e anziani.
I primi che vengono ricordati sono coloro che hanno perso la vita nel terribile inverno 2004-2005: Nemri, tunisino di 39 anni, morto la notte di Natale e i due amici, Matiri, 26 anni marocchino e Sai, 37 anni tunisino, morti assieme il 17 gennaio nel loro rifugio provvisorio.
L'ultimo nome è di un amico rumeno. La notte del 29 gennaio 2010 nevicava ed era molto freddo. Non ce l'ha fatta e ha perso la vita in quel casolare abbandonato dove aveva trovato riparo con altri connazionali della Romania.
Per loro questo è un momento di consolazione, nutrito dalla speranza che mai saranno dimenticati.
Alla fine tutti a pranzo, ospiti della Parrocchia, in un clima di grande pace e amicizia.