Novantanove anni sono un’età considerevole, alla quale è più facile e comprensibile guardare indietro piuttosto che avanti.
Eppure Dio affidò la sua alleanza proprio a un uomo di 99 anni, Abramo. A un anziano Dio affida di camminare davanti a lui – come a dire, di preparagli la strada e di farlo con integrità. C’è per Abramo la promessa di diventare un popolo numeroso e numerosi sono gli anziani che hanno la benedizione di una vita lunga, a Firenze, come lui.
Fermarsi?
Non c’è un tempo della vita di un credente in cui dire “sono troppo vecchio”. Sentirsi vicini oggi ad Abramo, il padre di tutti i credenti, riconosciuto tale dagli ebrei e dai musulmani, oltre che dai cristiani, è sentirsi vicini anche agli anziani, capaci di nutrire con il loro volere bene e la loro testimonianza, anche quando le forze sembrano esaurirsi, il senso del nostro presente, dandogli una prospettiva.
L’icona di Abramo nel Battistero, raffigura questa bella immagine del patriarca con Isacco e Giacobbe, vecchi austeri e paterni e che nutrono i piccoli. L’immagine è stata scelta per la Festa di Sant’Abramo di quest’anno, che, su iniziativa della Comunità di Sant’Egidio, sarà festeggiata domenica 11 ottobre, alle ore 16, nella basilica della Santissima Annunziata. Saranno il priore di San Lorenzo, Mons. Fabrizio Porcinai, e il priore della Basilica della Santissima Annunziata, padre Gabriele, a concelebrare la messa insieme ad altri sacerdoti della diocesi. |