DOSSIER - Le carceri in Italia: tra riforma, sovraffollamento e problemi di bilancio, un banco di prova per la democrazia e la civiltà in Italia. Analisi e proposte della Comunità di Sant'Egidio
Dinanzi ai tanti suicidi, mentre torna l’allarme per il sovraffollamento carcerario e primi investimenti segnalano la preoccupazione dell'autorità giudiziaria e la ricerca di soluzioni, la Comunità di Sant’Egidio ha proposto una riflessione sulla situazione del “sistema carcere” in Italia con alcune, iniziali, proposte.
Ne riportiamo una breve sintesi.
Mario Marazziti, portavoce della Comunità di Sant'Egidio, durante la conferenza stampa, ha osservato come non ci possa ''essere futuro in un sistema Italia, dove l'unica risposta a tutti i problemi è il carcere. Bisogna cambiare il dibattito sulla sicurezza''. Inoltre ha affermato che di fronte a un record storico di presenza in carcere come quello odierno, allo stesso tempo non ci sia un record di crimini: ''Ciò dimostra che c'è qualcosa di malato'' e che ''c'è più sicurezza nell'inventare misure alternative piuttosto che ricorrere esclusivamente al carcere''.
Il portavoce ha ricordato che per chi ha scontato tutta la pena in carcere c'è un tasso di recidiva medio del 66%.
La Comunità di Sant'Egidio, dopo aver presentato la situazione carceraria odierna, ha quindi proposto delle soluzioni al miglioramento delle condizioni in carcere attraverso la creazione di strutture socio-sanitarie per permettere di scontare la pena in misura alternativa ad anziani e disabili, donne con bambini, persone senza dimora e malati oncologici, il potenziamento di posti disponibili per persone affette da disturbi psichici in comunità terapeutiche, senza passare per il carcere in attesa della convalida dell'arresto, per i detenuti tossicodipendenti, il favorimento al ricorso a sanzioni amministrative per reati di lieve entità, l'investimento di maggiori risorse per il lavoro interno ed esterno come primo passo per il reinserimento nella società, il potenziamento di personale e il maggior stanziamento di bilancio statale per garantire il diritto alla salute.
Sono stati presentati dati, commenti e suggerimenti su salute, pene alternative, indulto, diritti e condizioni dei detenuti.
La Comunità è presente da molti anni in diversi penitenziari italiani con i suoi volontari e ha condotto un attento monitoraggio dell’evoluzione della popolazione carceraria, della legislazione in materia e delle problematiche che ruotano attorno alle carceri.