PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Vigilia del giorno del Signore
Parola di Dio ogni giorno

Vigilia del giorno del Signore

Memoria di sant'Ambrogio (+397), vescovo di Milano. Pastore del suo popolo, fu forte di fronte all'arroganza dell'imperatore.
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Libretto DEL GIORNO
Vigilia del giorno del Signore
sabato 7 dicembre

Memoria di sant’Ambrogio (+397), vescovo di Milano. Pastore del suo popolo, fu forte di fronte all’arroganza dell’imperatore.


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Chiunque vive crede in me
non morrà in eterno.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal vangelo di Matteo 9,35-10,1.5-8

Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità. Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore. Allora disse ai suoi discepoli: "La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!".

Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità.

Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti:

"Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Se tu credi, vedrai la gloria di Dio,
dice il Signore.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il brano evangelico ci mostra Gesù che continua a percorrere le città e i villaggi “annunciando il Vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e infermità”. L’evangelista, con questa notazione, sintetizza la missione di Gesù e offre quindi alle comunità cristiane una visione chiara anche di cosa voglia dire la loro missione alla sequela del Maestro. Matteo aggiunge che Gesù “vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore”. È dalla compassione su quelle folle, spossate e affaticate, che nasce la chiamata dei discepoli e la consegna della missione evangelica. La commozione di Dio sulle folle di questo mondo deve manifestarsi anche oggi attraverso la Chiesa e ogni discepolo. Questa pagina evangelica continua ad interrogare le comunità cristiane sulla loro compassione verso le folle di questo mondo, verso i poveri, gli anziani, i malati, i carcerati, gli zingari, gli immigrati, i profughi. È un numero sterminato di persone. Per questo esorta i suoi discepoli – anche oggi – ad invocare il Padre perché mandi nel mondo operai di misericordia: “La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!”. Lui stesso ne sceglie dodici tra i discepoli, tanti quante le tribù di Israele, perché nessuna di loro resti priva del Vangelo. Il gruppo dei chiamati è eterogeneo. Nella comunità cristiana infatti non contano né l’origine né l’appartenenza, né la cultura né la razza, ma solo l’adesione alla chiamata di Gesù. Infatti, i Dodici sono riconosciuti dagli altri come coloro che stanno con il Nazareno. Da quel momento diventano testimoni del Vangelo e partecipi del sogno di Dio che è la realizzazione di una fraternità universale tra tutti i popoli. Per questo ricevono il potere di cambiare i cuori, di sconfiggere il male, di raccogliere i deboli, di amare i disperati, di affrettare il Regno dell’amore. È un potere reale che non viene dal denaro, dalle borse, dalle tuniche o dalle cose della terra, ma dall’amore senza limiti che Dio ha effuso nei loro cuori. E Gesù, inviando i discepoli nel mondo, aggiunge: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date!”. È un comando tanto straordinario quanto opposto alla mentalità mercantile che avvolge gli uomini anche oggi. I cristiani sono chiamati a riscoprire e a testimoniare la gratuità del dono, che è parte essenziale dell’amore evangelico. Questa prima missione che Matteo ci descrive è emblematica per ogni generazione cristiana: non c’è altra via per i discepoli di Gesù. Anche noi siamo chiamati a vivere letteralmente la passione per i deboli che questa pagina evangelica ci comunica.