PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria della Chiesa
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria della Chiesa
giovedì 13 febbraio


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Io sono il buon pastore,
le mie pecore ascoltano la mia voce
e diventeranno
un solo gregge e un solo ovile.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal vangelo di Marco 7,24-30

Partito di là, andò nella regione di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non potè restare nascosto. Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi piedi. Ora, quella donna che lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia. Ed egli le disse: "Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini". Ma essa replicò: "Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli". Allora le disse: "Per questa tua parola và, il demonio è uscito da tua figlia".

Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Vi do un comandamento nuovo:
che vi amiate l'un l'altro.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Conclusa la polemica di Gesù con i farisei sulle abluzioni e sulla purezza legale, il testo di Marco ci propone l’episodio della donna siro-fenicia. Gesù torna di nuovo in terra pagana e vi resta per qualche tempo per compiervi una vera e propria missione di evangelizzazione. Sembra che l’evangelista Marco sottolinei nei capitoli 7 e 8 la determinazione di Gesù a oltrepassare i confini del suo popolo. Rompendo i confini ordinari del popolo di Israele, Gesù vuol dire che il Vangelo non è riservato solo ad alcuni popoli o solo ad alcune persone. Non c’è nessuno al mondo che sia estraneo al Vangelo, nessuno che non possa essere toccato dalla misericordia del Signore. L’esempio della donna siro-fenicia, così com’è raccontato dall’evangelista, sembra “costringere” Gesù ad allargare i confini della sua missione. Si potrebbe dire che il Vangelo spinge anche Gesù ad andare sempre oltre, a non fermarsi dentro i confini noti, fossero quelli della propria cultura o della propria religione. Già subito dopo aver ricevuto il battesimo da Giovanni, Gesù “fu condotto dallo Spirito nel deserto” (Mt 4,1), come a sottolineare l’obbedienza di Gesù al Padre. In questo caso è la preghiera di questa donna a piegare il cuore di Gesù. Ella insiste nel chiedere la guarigione per la figlia malata. È un esempio per tutti noi credenti: così si prega. Del resto più volte lo stesso Gesù ha insistito sulla perseveranza nella preghiera: “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto” (Lc 11,9-10). L’insistenza di questa povera donna ci aiuti a comprendere la misericordia e la bontà di Dio. Il Signore non sa resistere alla preghiera sincera dei suoi figli, neppure di quelli che sono considerati lontani dalla fede del suo popolo. Quella donna ha perseverato nella preghiera e Gesù l’ha ascoltata andando ben oltre le sue richieste. Non le ha dato solo le briciole, ma la pienezza della vita per la figlia. Davvero il cuore del Signore è grande e ricco di misericordia. A noi è chiesto solo di rivolgerci a lui con fiducia. Dice Gesù, al termine della parabola sulla efficacia della preghiera: “Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!” (Lc 11,13).