PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria dei Santi e dei Profeti
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria dei Santi e dei Profeti
mercoledì 26 novembre


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Voi siete una stirpe eletta,
un sacerdozio regale, nazione santa,
popolo acquistato da Dio
per proclamare le sue meraviglie.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal vangelo di Luca 21,12-19

Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Voi sarete santi
perché io sono santo, dice il Signore.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il testo evangelico che riporta il discorso di Gesù sulla fine dei tempi, usa il tipico linguaggio apocalittico della Scrittura per descrivere appunto gli “ultimi tempi”. Leggendo questa pagina del Vangelo viene in mente quanto continua ad accadere anche all’inizio di questo XXI secolo: tragedie, guerre, genocidi, violenze incredibili, fame. E continuano ancora oggi ad essere uccisi i testimoni del Vangelo. Sembrano parole scritte proprio per il nostro oggi! Il numero dei martiri, di ogni confessione cristiana, ma anche di altre religioni, che si è avuto nel Novecento è stato incredibilmente alto. E anche all’inizio di questo nuovo millennio continuano ad essere uccisi violentemente cristiani che testimoniano la loro fede con coraggio. Essi sono davanti ai nostri occhi come testimoni preziosissimi. E ci affidano una preziosissima eredità di fede da custodire e da imitare: mentre noi siamo come assordati e ammorbiditi da una cultura che ci spinge ad essere sempre più schiavi del materialismo e del consumo, pur di avere un benessere individuale, costoro ci dicono con la loro stessa vita che il Vangelo dell’amore è il tesoro più prezioso che ci è stato donato ed è la testimonianza più forte ed efficace che possiamo dare agli uomini di oggi. Il male, con la sua terribile e crudele violenza, ha creduto di sconfiggerli, ma essi con il loro sacrificio, con il loro sangue, con la loro resistenza al maligno, continuano ad aiutarci a vincere il male con l’amore e la fedeltà al Signore. È un messaggio che non svanisce col passare dei tempi: davvero nemmeno un capello della loro storia di amore viene meno. La loro testimonianza ci spinge ad immergerci, assieme ad essi, in questo movimento di amore che salva noi e il mondo. L’arcivescovo mons. Oscar Arnulfo Romero, nell’omelia davanti al cadavere di un sacerdote ucciso dagli squadroni della morte, diceva che il Signore chiede a tutti i cristiani di essere martiri, ossia di “dare la vita”. Ad alcuni, come a quel sacerdote per cui celebravano il funerale, il Signore chiede di darla fino all’effusione del sangue, ma a tutti, comunque, chiede di darla per il Vangelo e per gli altri. Sì, noi riceviamo la vita non per trattenerla per noi stessi e per le nostre cose, ma per offrirla in favore di tutti e particolarmente per i più poveri. Il Signore ci accompagna come ha accompagnato loro e ci sosterrà con la sua forza anche quando, a causa del Vangelo, chi ci sta più vicino – Gesù parla di genitori, fratelli, parenti e amici – potrà tradirci. La perseveranza nell’amore salverà la nostra vita.