PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria di Gesù crocifisso
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria di Gesù crocifisso
venerdì 28 novembre


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal vangelo di Luca 21,29-33

E disse loro una parabola: "Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l'estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il brano che abbiamo ascoltato fa parte dell’ultima pericope del discorso escatologico del Vangelo di Luca. E in certo modo ci lega ai pensieri di Gesù per il quale si avvicinano i suoi “ultimi giorni”. Egli ne è consapevole e si prepara a viverli per portare a compimento la volontà del Padre. E non manca di avvertire i discepoli perché siano consapevoli anch’essi dei tempi che debbono affrontare. Potremmo dire che nella complessità di questo nostro mondo, lacerato dai conflitti, dalle guerre, dalle ingiustizie, dalle malattie, dalla fame e da tante altre tragedie, Gesù avverte anche noi a non lasciarci prendere dalla paura e dal ripiegamento su noi stessi, con la conseguenza di rassegnarci al potere del male. Gesù è venuto per salvarci da ogni schiavitù, anche dalla rassegnazione al male. Con la sua presenza è iniziato il tempo nuovo della liberazione dal male e della instaurazione della salvezza. Egli è l’alba di un nuovo mondo: la sua vita, il suo amore, i suoi miracoli, la sua resurrezione sono quei germogli che manifestano la nuova primavera nel mondo. Per questo esorta i discepoli: “Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi; quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai è l’estate vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il Regno di Dio è vicino”. Leggendo il Vangelo e contemplando l’opera di Gesù sappiamo che è già iniziato un mondo nuovo, quello di Gesù. E guardando anche i tanti segni di amore, magari piccoli come i germogli, che si affermano in questo nostro tempo, scorgiamo in essi già presente e operante il futuro nuovo, quello delineato dal Vangelo, che Gesù continua a far maturare e crescere. Dove germina l’amore, dove si manifesta il perdono, dove cresce la misericordia, dove si pratica il dialogo e là dove si instaura la pace. Là ci sono i germogli del Regno di Dio. Sì, il Regno di Dio è già in mezzo a noi, come Gesù più volte ha ripetuto ai suoi discepoli. E oggi lo ripete anche a noi. Egli ci invita ad aprire gli occhi e a scorgere questi segni di un mondo nuovo. Ma non solo a scorgerli come dall’esterno. Ciascuno è chiamato a far germogliare anche nel proprio cuore e nella propria vita segni di amore. È dal proprio cuore che i germogli sorgeranno anche fuori. In questo orizzonte che unisce il cuore alla storia affrettiamo l’avvento pieno del suo Regno. Gesù garantisce che queste sue parole sono salde, più salde del cielo e della terra. Il Vangelo dell’amore, infatti, è la vera roccia, il vero fondamento, su cui edificare la vita propria e quella del mondo intero.