PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria di Gesù crocifisso
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria di Gesù crocifisso
venerdì 24 febbraio


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Salmo 119 (118), 12.16.18.27.34-35

12 Benedetto sei tu, Signore:
insegnami i tuoi decreti.

16 Nei tuoi decreti è la mia delizia,
non dimenticherò la tua parola.


18 Aprimi gli occhi perché io consideri
le meraviglie della tua legge.

27 Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
e mediterò le tue meraviglie.

34 Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore.

35 Guidami sul sentiero dei tuoi comandi,
perché in essi è la mia felicità.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Salmo 119, composto dopo l'esilio, è il più lungo del salterio. Si tratta di un Salmo alfabetico, in cui si celebra la legge del Signore (in ebraico la Torah). E la Legge non è semplicemente un insieme di precetti da osservare, quanto «l'insegnamento», ossia «la parola» di Dio che deve diventare vita dell'uomo, luce per i suoi passi. Il Salmo si articola in 22 gruppi di strofe, ciascuno composto da otto versetti, che iniziano con la stessa lettera dell'alfabeto ebraico. Il salmista sembra volerci dire che la Parola di Dio deve stare all'origine di ogni nostra parola, di ogni nostra attività, di ogni nostro sentimento, di ogni nostra scelta. La Parola di Dio è come l'alfabeto che deve guidare la vita del credente in ogni momento, in ogni situazione. Il Salmo si apre con la beatitudine del credente: «Beato chi è integro nella sua via e cammina nella legge del Signore» (v. 1). La felicità dell'uomo consiste nel seguire la Parola di Dio. Per questo, nel corso del Salmo, ritorna in continuazione l'esortazione ad accoglierla, consapevoli del suo valore. Il brano del Salmo che oggi la liturgia pone sulle nostre labbra canta: «Nei tuoi decreti è la mia delizia, non dimenticherò la tua parola» (v. 16). La Parola di Dio è insegnamento, è precetto, è decreto, è comando, è volere, è gioia, è vita, è sapienza, è giustizia. Ma è anzitutto un dono che il Signore offre gratuitamente ai credenti: va accolto nel proprio cuore e meditato perché possa portare frutto nella vita di ogni giorno. La Parola di Dio diviene così luce e fermento di vita nuova. La Parola di Dio non è una parola vuota e inerte. Essa è efficace e porta un cambiamento nei cuori. Facciamo nostra perciò la preghiera del salmista: «Aprimi gli occhi perché io consideri le meraviglie della tua legge. Fammi conoscere la via dei tuoi precetti e mediterò le tue meraviglie» (vv. 18.27). Assieme all'ascolto della Parola si richiede anche la sua meditazione. San Giovanni Crisostomo commentava con queste parole: «Dio non desidera che ci limitiamo ad ascoltare le parole e le frasi contenute nella Scrittura, ma dobbiamo aggiungerci una prudente riflessione. Per questo motivo lo stesso Davide insiste nei salmi con il termine "meditazione" e aggiunge: Aprimi gli occhi perché io consideri le meraviglie della tua legge». La Parola di Dio non si ascolta solo in maniera letterale, ma spirituale, ossia in un clima di preghiera per lasciarsi guidare dallo Spirito e coglierne quindi la forza di cambiamento che essa comporta. Non si ascolta mai la Parola di Dio senza che essa inquieti il cuore, senza che susciti cambiamento, senza che porti frutti di vita nuova. Insistiamo perciò, con il salmista, a chiedere al Signore: «Guidami sul sentiero dei tuoi comandi, perché in essi è la mia felicità» (v. 35).