PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria della Madre del Signore
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Memoria della Madre del Signore

Memoria di Martin Luther King, ucciso nel 1968 a Memphis negli Stati Uniti. Con lui ricordiamo tutti coloro che hanno fame e sete di giustizia.
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Libretto DEL GIORNO
Memoria della Madre del Signore
martedì 4 aprile

Memoria di Martin Luther King, ucciso nel 1968 a Memphis negli Stati Uniti. Con lui ricordiamo tutti coloro che hanno fame e sete di giustizia.


Lettura della Parola di Dio

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Lo Spirito del Signore è su di te,
chi nascerà da te sarà santo.

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Dal vangelo di Giovanni 8,21-30

Di nuovo disse loro: "Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire". Dicevano allora i Giudei: "Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?". E diceva loro: "Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati". Gli dissero allora: "Tu, chi sei?". Gesù disse loro: "Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo". Non capirono che egli parlava loro del Padre. Disse allora Gesù: "Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite".
A queste sue parole, molti credettero in lui.

 

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Ecco, Signore, i tuoi servi:
avvenga a noi secondo la Tua Parola.

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Il Vangelo di Giovanni ci fa restare ancora nel tempio dove Gesù continua il suo ultimo e decisivo confronto con i suoi avversari. Gli ascoltatori si ostinano a non accogliere la testimonianza sulla sua origine divina. Altrimenti dovrebbero accogliere la sua predicazione e cambiare il loro cuore e la loro stessa vita. Per questo lo rifiutano giungendo sino a distorcere le parole di Gesù, come capita anche a noi quando non vogliamo ascoltare con il cuore disponibile il Vangelo. Gli ascoltatori giungono a pensare, quando afferma che dove va lui loro non possono andare, che abbia intenzione di suicidarsi. In verità Gesù si muove su tutt'altro piano, un piano diverso da quello in cui vogliono restare gli oppositori. Infatti dice loro Gesù: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo». Gesù non vuole minimamente esprimere la sua lontananza dagli uomini. Desidera invece chiarire la distanza che c'è tra il modo normale di ragionare degli uomini e quello di Dio. E il modo con cui il Signore ragiona appare chiaro nel momento culminante della vita di Gesù: la morte in croce. È il contrario dell'istinto che ciascuno di noi ha di salvare se stesso a qualsiasi costo. Gesù invece ha dedicato l'intera sua vita a salvare gli altri sino a salire sulla croce. Per questo dice a tutti, anche se ancora non possono comprenderlo: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono». Sì, nel momento della morte appare con chiarezza chi è Gesù e il perché della sua incarnazione. Lo comprese per primo quel centurione romano sotto la croce il quale, vedendo come Gesù si era comportato sino all'ultimo respiro, disse: «Davvero quest'uomo era il Figlio di Dio» (Mc 15,39). Anche alcuni di coloro che erano presenti al tempio, sentendolo parlare, credettero in lui. Se a loro fu sufficiente quel discorso, perché noi dubitiamo nonostante le ripetute volte che il Vangelo ci viene annunciato?