PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria di Gesù crocifisso
Parola di Dio ogni giorno

Memoria di Gesù crocifisso

Memoria di san Filippo Neri (+1595), «apostolo di Roma».
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Libretto DEL GIORNO
Memoria di Gesù crocifisso
venerdì 26 maggio

Memoria di san Filippo Neri (+1595), «apostolo di Roma».


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal vangelo di Giovanni 16,20-23

In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla.
In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

L'amicizia con il Signore non è una dimensione scontata e non solo per l'inimicizia del mondo ma anche perché richiede una rinascita vera e propria, come del resto Gesù stesso disse a Nicodemo. Per questo ora Gesù paragona la fede, o se si vuole il legame di fiducia con lui, a un parto, che è frutto di una gestazione lunga e faticosa. La fede non è l'esito improvviso di chi si crede geniale e quindi pronto a credere, e neppure la fede è l'esito spontaneo di una condizione normale. Potremmo dire che si tocca con mano qui che non si nasce cristiani ma lo si diventa e anche con qualche impegno. Infatti come nella gravidanza la donna partecipa personalmente al crescere di una nuova vita accolta nel suo seno, ma nello stesso tempo lo sviluppo del bambino non è frutto della sua abilità o di qualche dote, così la Parola di Dio se accolta nel proprio cuore cresce e si sviluppa, genera una vita nuova non perché siamo particolarmente meritevoli o migliori, ma perché agisce con potenza in chi la accoglie e la fa operare, pur fra mille difficoltà. Non bisogna allora lasciarsi abbattere dalla difficoltà con cui a volte fatichiamo ad accogliere la Parola, mentre risulta così facile lasciarcela sfuggire lontano da noi come qualcosa di scontato o di inutile. Questo lavoro paziente ci donerà un'interiorità più profonda, cioè la capacità di gustare la dolcezza di ogni Parola che ci viene dal Vangelo, e anche l'amarezza perché ci costringe a cambiare i pensieri e le abitudini. È questo il dono di cui parla il Vangelo, che nessuno ci può negare o togliere perché è frutto della fedeltà dell'ascolto che ciascuno può vivere, se lo vuole.