PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria di Gesù crocifisso
Parola di Dio ogni giorno

Memoria di Gesù crocifisso

Memoria del profeta Elia che fu rapito in cielo e lasciò a Eliseo il suo mantello. Leggi di più

Libretto DEL GIORNO
Memoria di Gesù crocifisso
venerdì 20 luglio

Memoria del profeta Elia che fu rapito in cielo e lasciò a Eliseo il suo mantello.


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal vangelo di Matteo 12,1-8

In quel tempo Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. Vedendo ciò, i farisei gli dissero: "Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato". Ma egli rispose loro: "Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrifici, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato".

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

I farisei non perdono occasione per pensare male di Gesù (e dei suoi discepoli), e accusarlo. Potremmo identificare il fariseismo con l'atteggiamento di chi ha paura del male ma lo cerca negli altri e non in se stesso. Il fariseo pensa di salvarsi accusando gli altri, vedendo la pagliuzza ma rimanendo incapace di togliere la trave dal suo occhio. Giudica, ma non ama; osserva, ma non aiuta. Non a caso il fariseo è indifferente alla domanda di perdono e di guarigione di chi soffre. Essi rimproverano Gesù perché lascia prendere qualche spiga di grano ai discepoli durante il cammino, in giorno di sabato. Il maestro risponde con due esempi che mostrano la grettezza e la cecità del loro cuore. E soprattutto ribadisce, con le parole di Osea, la larghezza del cuore di Dio: «Voglio l'amore e non il sacrificio» (Os 6,6). Il Signore non desidera l'osservanza fredda ed esteriore delle norme, ma il cuore del credente. Non si tratta di disprezzare le norme. Tuttavia, sopra ogni norma c'è la compassione, che è un dono da chiedere a Dio perché non viene dal nostro carattere né dalle nostre qualità, ma da Dio. E in verità, tale dimensione, è presente da sempre nella rivelazione biblica. In alcuni commenti ebraici, per esempio, si legge: «Il Sabato è stato dato a voi, e non voi al Sabato». E qualche commentatore spiega che i rabbini sapevano che la religiosità esagerata poteva mettere in pericolo il compimento dell'essenza della legge: «Nulla è più importante, secondo la Torà, che salvare la vita umana... Anche quando vi è soltanto la minima probabilità che una vita sia in gioco, si può trascurare ogni proibizione della legge». Il Sabato mostra la presenza amorevole di Dio nella vicenda umana. Il Signore Gesù è il volto amorevole di Dio. Per questo ripete che vuole misericordia, non sacrificio. Gesù non viola la legge, ma la porta a compimento con l'amore. Dio non dà un regolamento, ma una parola di amore per rendere piena la vita degli uomini.