PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria della Madre del Signore
Parola di Dio ogni giorno

Memoria della Madre del Signore

Memoria di san Giovanni Paolo II, morto nel 2005. Ricordo di Maria Salome, madre di Giacomo e Giovanni, che seguì il Signore fin sotto la croce e lo depose nel sepolcro. Leggi di più

Libretto DEL GIORNO
Memoria della Madre del Signore
martedì 22 ottobre

Memoria di san Giovanni Paolo II, morto nel 2005. Ricordo di Maria Salome, madre di Giacomo e Giovanni, che seguì il Signore fin sotto la croce e lo depose nel sepolcro.


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Lo Spirito del Signore è su di te,
chi nascerà da te sarà santo.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dalla lettera di Paolo ai Romani 5,12-15.17-19.20-21

Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato... Fino alla Legge infatti c'era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo si sono riversati in abbondanza su tutti. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
La Legge poi sopravvenne perché abbondasse la caduta; ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia. Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.


 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Ecco, Signore, i tuoi servi:
avvenga a noi secondo la Tua Parola.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questa pagina della Lettera ai Romani inserisce la vicenda cristiana nell'orizzonte più ampio della storia umana. L'apostolo vuole mostrare la forza e l'universalità dell'amore di Gesù. La sua vicenda riguarda l'intera umanità. Parla perciò di Adamo per ricordare che tutti gli uomini sono peccatori e quindi soggetti alla conseguenza ultima del peccato che è la morte. Infatti, il peccato non è solo un gesto cattivo, un'azione puntuale e chiusa in se stessa. Il peccato è anche quella condizione di debolezza e di limite che ci appartiene a motivo dell'orgoglio e dell'autosufficienza, radicati nel nostro cuore, e che allontanano da Dio mettendoci in balia del principe del male. È il mistero del "peccato originale", quello che Adamo ha lasciato in eredità all'umanità intera. Sia gli uomini che il creato sono segnati da una condizione di peccato. E tutti, uomini e crea-to, attendono una nuova nascita. Paolo afferma quindi che, come tutti gli uomini hanno sperimentato la perdizione per opera di un solo uomo, Adamo, così ora tutti possono raggiungere la salvezza mediante un solo uomo, Gesù Cristo. È lui che, per amore, ha assunto su di sé tutto il peso di tristezza, di violenza, di disperazione, di inimicizia e di morte che grava sulla vita dell'umanità. Con la sua morte Gesù ha distrutto ogni morte e con la sua risurrezione ha aperto la via della giustizia e della pace. I discepoli sono chiamati a rendere grazie per questo mistero, che Dio ha nascosto ai sapienti e ai potenti ma rivelato ai piccoli. In questo mistero tutti siamo coinvolti per grazia sino a divenirne testimoni autorevoli nel mondo.