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Andrea Riccardi w Warszawie: wiara, która nie chroni się za murami

Radykalne świadectwo męczenników

– Bądźmy tymi, którzy potrafią odczytać i odnieść do siebie to radykalne świadectwo męczenników. Jesteśmy tu także po to, by nie osłabła nasza wrażliwość na pomaganie ludziom, którzy oczekują naszej pomocy i mają prawo jej oczekiwać, nie tylko chrześcijanie na Bliskim Wschodzie, ale wszyscy, którzy cierpią prześladowania za wiarę, za przekonania, za sprawiedliwość – powiedział kard. Kazimierz Nycz podczas Ekumenicznej Liturgii Męczenników. Metropolita warszawski przestrzegł przed pokusą retuszowania Ewangelii.

 
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16 Listopad 2008 16:30 | University of Cyprus – Sport Centre

Saluto di Sua Eccellenza il Signor Vujianovic, Presidente del Montenegro



Filip Vujanovic


Prezydent Republiki Czarnogóry

Signore Eccellenze Stimati Rappresentanti delle Chiese e delle Religioni,
Illustri Presidenti di Stati,
Gentili partecipanti alla Conferenza Internazionale,
Signore e Signori,

Vorrei esprimere il mio apprezzamento e la mia gratitudine alla Chiesa Ortodossa di Cipro e alla Comunità di Sant’Egidio per aver organizzato questa straordinaria conferenza internazionale dedicata alla pace e al dialogo tra religioni e culture.

Condivido la gioia di tutti per questa conferenza internazionale, certo del suo successo. C’è più di un motivo di contentezza, tra questi ne enumero in particolare tre.

Innanzitutto quest’incontro ha luogo nell’anno in cui celebriamo i 60 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e i 40 anni dalla sua introduzione nel diritto internazionale. Dichiarazione che è stata il risultato di un Dialogo Politico e che si basa sui valori universali propri della religione e della cultura.

Inoltre, (esprimo la mia contentezza) per il fatto che questa conferenza ha luogo nel Mediterraneo, crocevia di diverse civiltà, religioni, culture, popoli, la cui storia è stata segnata da eventi tragici e conflitti così come dalla riconciliazione e l’armonia.

Il fatto che siamo qui a Cipro mi fa particolarmente piacere, poiché si trova nel centro del Mediterraneo orientale, la cui storia riflette questi sviluppi. Questa storia ci indirizza e ci obbliga a salvaguardare la civiltà della pace, proprio attraverso il dialogo.

Infine, questa è l’occasione per promuovere esempi virtuosi di convivenza armoniosa, basata su un’armonia religiosa, politica e culturale. Come Presidente del Montenegro sono orgoglioso del fatto che il Montenegro rappresenti uno di questi esempi e che l’armonia interetnica, interreligiosa e interculturale rappresenti il fondamento della nostra complessiva stabilità e la garanzia per la sua prosperità.

Porgendo nuovamente il mio rispetto a ognuno dei  presenti, estendo le mie congratulazioni per la riuscita di questa conferenza.



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