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Visita di Sua Beatitudine Anastasios di Albania alla Comunità di Sant'Egidio Beatitudine,
sono molto contento di darle il saluto gioioso della Comunità di Sant'Egidio nel cuore della nostra preghiera della sera che ci riunisce qui nella basilica di Santa Maria in Trastevere.
Noi salutiamo in lei l'arcivescovo e il primate di una Chiesa grande e piccola; una Chiesa che si è fatta piccola nella sofferenza, ma che è stata anche grande nel martirio in uno dei periodi più tristi della storia dell'Albania.
Noi salutiamo in lei il testimone della croce e della resurrezione della Chiesa ortodossa in Albania; ma salutiamo in lei anche un intellettuale europeo, un uomo di fede, un uomo di ricerca scientifica, di studio e di dialogo con le religioni del mondo.
Noi salutiamo in lei un missionario, che ha tanto lavorato per l’Africa, per la formazione degli africani e per l'evangelizzazione in Africa. Ma anche, mi permetto di dire a titolo personale e a nome della comunità, noi salutiamo in lei un amico. E questo è un grande titolo di onore per i discepoli di quel Gesù che non ci chiama servi ma amici.
Noi salutiamo in lei l'amico della Comunità di Sant’ Egidio da quasi vent'anni, compagno di storia in Albania e compagno di storia in tanti incontri di dialogo e di servizio.
Venendo in questa Chiesa antica lei trova, Beatitudine, una Comunità che la accoglie come un padre e come un fratello e che si congratula con lei e che si congratula con i suoi vescovi, per la sua Chiesa, perché in meno di venti anni abbiamo assistito a una meravigliosa rinascita.
Noi sappiamo che ancora un grande cammino ci resta da fare per l'unità dei cristiani, perché non possiamo disobbedire a quel comandamento del Signore che ci vuole uniti, perché non possiamo vivere chiusi nelle nostre chiese come fortezze o come istituzioni, ma perché dobbiamo insieme, uniti nell'amore, proclamare che Cristo è risorto dei morti e non muore più.
Come un amico e come un padre, assieme ai suoi vescovi, la accogliamo e le diciamo di nuovo con tutto il cuore benvenuto e ad multos annos.
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