Il 25 dicembre a tavola non possono mancare gli amici di tutto l’anno: persone che vivono per la strada, anziani soli, rom, immigrati e tanti italiani in difficoltà. A tavola, insieme. Li conosciamo e li frequentiamo d’estate e d’inverno, ma il giorno di Natale, com’è ormai tradizione da 32 anni, facciamo festa con loro.
E’ la nostra risposta a chi dice che dai poveri bisogna difendersi. Al contrario vogliamo difendere chiunque abbia bisogno di aiuto e, insieme a lui, aiutare tanti altri. La piccola tavola che nel 1982 ospitava poche persone nella basilica di Santa Maria in Trastevere è cresciuta fino a superare l’anno scorso 160.000 invitati in tutti i continenti. Perché la solidarietà non deve conoscere frontiere.
In questo Natale, che in Italia e in Europa è segnato dalla crisi e da cattivi segnali di intolleranza, la Comunità di Sant’Egidio ha scelto di preparare un pranzo di Natale ancora più largo e solidale. Ti invitiamo a conoscerlo e a parlarne. Qui a Roma, a partire dalla basilica di Santa Maria in Trastevere, ma in tante altre parti della città, anche nei quartieri della periferia Est come che nelle scorse settimane sono stati teatro di violenze e che invece, se non abbandonati, hanno la capacità di accogliere e di integrare. E poi, altrove in Italia e nel mondo, dalle bidonvilles africane alle grandi periferie dell’America Latina fino alle metropoli asiatiche.
Ecco qui alcune notizie e un po' di cifre sul Natale della Comunità di Sant’Egidio in Italia e nel mondo e sui pranzi organizzati a Roma.
La storia
25 dicembre 1982: attorno alla tavola imbandita nella basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma si raccoglieva un piccolo gruppo di persone: giovani, anziani soli, persone senza dimora. Il pranzo di Natale della Comunità di Sant’Egidio è iniziato così, pensando che questa grande festa non poteva passare dimenticando i poveri che sono nostri amici durante tutto l’anno. Da qui l’idea di ospitare il pranzo della nostra particolare famiglia in una delle più antiche basiliche romane. Ne è nata un’immagine, bella. Ma anche una realtà, riproducibile, quasi contagiosa, perché negli anni si è allargata ad altre parti di Roma, d’Italia e di altri Paesi di tutti i continenti. Una tavola larga come il mondo. Ancora più larga in un tempo segnato da grandi difficoltà.
Il pranzo di Natale della Comunità di Sant’Egidio è oggi un modello che viene realizzato in Italia e in Europa, ma anche in altri continenti, dalla Costa d’Avorio all’Indonesia, da Cuba alla Russia. E’ un segno di speranza per il futuro del nostro mondo: si può globalizzare anche la solidarietà.
Chi è invitato alla festa?
Sono invitati tutti, ma rispondono per primi quelli che vivono nella strada, che non hanno casa, che non hanno amici né un luogo dove celebrare il Natale. Sono i nostri amici barboni, i profughi senza tetto, i bambini di strada, i nomadi, i mendicanti. La festa negli anni si è andata allargando, come per un benefico contagio, e ha raggiunto anche tanti paesi del Sud del mondo in tutti i continenti.
Dove si fa la festa?
Il pranzo di Natale della Comunità di Sant’Egidio viene organizzato ormai in oltre 600 città del mondo. Nelle chiese che si trasformano in grandi tavolate con i poveri, nelle zone di periferia, nelle stazioni europee, nella case più povere, ma anche nelle grandi bidonvilles africane e latinoamericane, nelle prigioni, negli istituti per anziani o per bambini, in quelli per i disabili, negli ospedali, perfino nelle strade. E’ un modo per trasformare la difficoltà in amicizia, l’amicizia in speranza, e festeggiare insieme l’inizio di un mondo diverso.
Perchè ogni anno?
La festa è un bisogno profondo. In famiglia si fa festa. Si tratta di un gusto della vita, di una idea di felicità legata alla gratuità, più al dare che al ricevere, nello spirito più vero del Natale. Esprime il desiderio di cambiare il mondo e di renderlo più umano per tutti, a partire dai poveri. E molti poveri oggi ci aiutano per accogliere altri poveri. Natale è un modo di essere ogni giorno, anche dopo Natale.
NATALE NEL MONDO - 2014
Roma:
Il 24 Dicembre sera, Cena di Natale itinerante, presso le stazioni e nei luoghi abituali di vita delle persone senza dimora.
Il 25 Dicembre
108 pranzi con circa 15.000 ospiti il 25 dicembre e nel periodo natalizio
Almeno 2.000 ospiti a Trastevere in otto luoghi diversi.
Altri Pranzi di Natale in città:
Centocelle, Esquilino, Garbatella, Laurentino, Nomentana, Ostia, Tormarancia, Prima Porta, Primavalle, Serpentara, Monteverde, Testaccio, Tiburtino, Tor Bella Monaca, Tor de Cenci, Tor Marancia, Tor Pignattara, Torrenova, Torrino, Trullo, Tufello, Torre Angela, Alessandrino, Colli Aniene, Cassia-Flaminia, Garbatella, Anagnina, Don Bosco, Ostia, Prenestino, Appio…
In più di 20 istituti per anziani: Policlinico Italia, Villa Monica, Nomentano Hospital, Buon Pastore …. nelle case della Comunità in cui vivono anziani a Monteverde, S. Giovanni, Gianicolo.
Nella provincia a Fiumicino, Nettuno e Civitavecchia
Il 26 Dicembre Pranzo a Regina Coeli
Altre iniziative nelle carceri nei giorni successivi.
Italia:
220 pranzi in più di 60 città: Genova, Messina Bari, Milano, Firenze, Torino, Novara, Napoli, Padova, Catania, Cosenza, Palermo, Trieste, Reggio Calabria, …
Mondo:
In oltre 600 città del mondo più di 160.000 gli ospiti previsti:
In Europa (Spagna, Germania, Russia, Austria, Ungheria, Romania, Francia, Portogallo, Ucraina, Belgio, ...)
Nelle Americhe (Salvador, Messico, Argentina, Guatemala, Cuba, USA, Canada…)
In Africa (Mozambico, Guinea Conakry, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Camerun, Madagascar, Tanzania, Uganda, Congo, Malawi, Nigeria…)
In Asia (Indonesia, Filippine, Cambogia, Pakistan…).
25 dicembre 2014, Basilica di Santa Maria in Trastevere - ore 13.00
I giornalisti, fotografi e teleradioperatori che intendono seguire il Pranzo di Natale della Comunità di Sant’Egidio nella Basilica di S. Maria in Trastevere a Roma, sono invitati a ritirare, previa presentazione di un documento professionale, l’accredito, nell’atrio della Basilica, sul lato sinistro, a partire dalle ore 10.00 del 25 dicembre.
26 dicembre 2014, Pranzo al Carcere di Regina Coeli - ore 12.00
Dalle ore 10.30 sarà possibile accedere al Carcere solo per gli operatori dell’informazione muniti di tessera professionale. L’accesso è regolato dalle norme stabilite dalla Direzione del Carcere.
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