Si è volta ieri nella Chiesa di San Giovanni Battista a Livorno, la liturgia che come ogni anno ricorda Gigi e tutti coloro che sono vissuti e morti per strada. Anche quest'anno erano presenti molti amici poveri e tanti altri che assieme alla Comunità di Sant'Egidio li aiutano stabilmente.
Gigi era un giovane, segnato dalla malattia e da una storia difficile. E' morto per il freddo nella sua roulotte, a pochi metri dalla stazione ferroviaria di Livorno, nel dicembre del 2009. Ragazzo buono e allegro, amava coltivare i rapporti ed era per molti una figura conosciuta. Pochi mesi prima di morire aveva ricevuto in dono dagli amici di Sant'Egidio una roulotte di seconda mano che lo aveva riempito di gioia.
La sua storia e la sua amicizia hanno testimoniato a molte persone come sia possibile non farsi schiacciare dalle difficoltà, conservando un'umanità lieta e grata dell'amicizia. Anche per questo, attorno al suo ricordo, è cresciuto un momento molto atteso di preghiera e di fraternità. Prima della liturgia, come di consueto, la colazione allestita dalla Comunità ha accolto tutti i suoi amici più poveri, rinfrancandoli dal freddo della notte.
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