Quattro anni fa veniva assassinato in un attentato terroristico Shabhaz Bhatti, ministro per le minoranze in Pakistan.
La Comunità di Sant’Egidio, a cui il ministro ucciso era legato da una lunga amicizia e da una stretta collaborazione, ha ricordato l’anniversario della morte, avvenuta il 2 marzo 2011 a Islamabad, insieme all’Associazione dei Pakistani cristiani in Italia.
Luogo di questa memoria, una liturgia eucaristica celebrata a Roma presso la Basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina, che è anche luogo memoriale dei martiri del XX e XXI secolo. Presente alla cerimonia il rappresentante dell’ambasciata pakistana a Roma.
“Vogliamo vivere questo tempo di Quaresima ‘ai piedi di Gesù’ come ha scritto Shabhaz nel suo testamento spirituale” - ha detto il rettore della basilica don Angelo Romano durante l’omelia – “invochiamo il Signore perché il popolo pakistano, di cui Bhatti è figlio, non sia più vittima della violenza”.
Nel corso della liturgia, particolarmente toccante è stato il gesto dei bambini, che in processione si sono recati a baciare la Bibbia appartenuta a Shahbaz e conservata presso la Basilica. |