In occasione dell’Incontro mondiale per giovani consacrati e consacrate, preparato per l’Anno della Vita Consacrata, più di ottocento giovani religiosi nei giorni scorsi hanno visitato la Comunità di Sant’Egidio, partecipando ad incontri su diversi temi, dai martiri all’accoglienza ai rifugiati, fino a partecipare ad alcuni servizi di Sant'Egidio come la distribuzione di cibo e bevande ai senza fissa dimora in diversi quartieri di Roma.
Il pellegrinaggio alla Basilica di San Bartolomeo, dedicata ai nuovi martiri del XX e XXI secolo, è stato particolarmente toccante: i giovani religiosi hanno pregato con la Comunità di fronte l'Icona dei Nuovi Martiri e visitato le cappelle delle memorie dei martiri di tutto il mondo. Molti dei religiosi presenti vengono proprio dai luoghi del martirio di tanti che hanno dato la vita per il Vangelo, come il Salvador. Un giovane salesiano di Damasco ha detto commosso: “Sappiamo quanto Sant’Egidio prega per la Siria. Questo ci dà tanto coraggio”.
I religiosi si sono poi confrontati con i nuovi europei di Genti di Pace in un incontro sul tema dell'immigrazione e dell'accoglienza ai rifugiati. Per molti è stata l'occasione per una riflessione sulla necessità di mostrare il vero volto cristiano di un continente a volte troppo ripiegato su di sé.
Infine la distribuzione della cena alle persone che vivono per strada: alcuni tra quelli che hanno partecipato sono rimasti colpiti dalla familiarità e l'amicizia che lega Sant'Egidio alle persone senza dimora.
La visita dei giovani religiosi ha rappresentato un'anticipazione di quello che sarà il Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco, nel quale diviene sempre più importante anche per i religiosi l'incontro con la vita concreta dei poveri e con un’esperienza di vita cristiana laicale come quella della Comunità di Sant'Egidio, fondata sulla preghiera, i poveri e la pace. |