“E non avrebbe potuto essere diversamente” ha chiarito il Cardinale Crescenzio Sepe durante l’omelia, perché già da molti anni l’anno liturgico nella diocesi comincia con la liturgia dedicata ai disabili, in cui vengono amministrati i sacramenti dell’Eucarestia e della Confermazione.
La giornata è iniziata con un raduno davanti al sagrato della Cattedrale con centinaia di persone con disabilità e la presenza di circa 20 associazioni della diocesi di Napoli. Le parole del Vangelo di Giovanni "Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato" hanno aperto il rito del passaggio della Porta santa attraversata con commozione da tutti i presenti. All’ingresso della Cattedrale, il bacio al Vangelo ha introdotto tutti alla solennità gioiosa della Liturgia presieduta dal Cardinale Crescenzio Sepe
Nella sua omelia il cardinale ha ribadito con parole di affetto il carattere giubilare della celebrazione ed ha indicato a tutti l’esempio di Maria che visita Elisabetta. “Questa bella cattedrale - ha esordito - è resa ancora più bella dalla vostra presenza, dalla presenza di chi è particolarmente amato dal Signore" ed ha invitato ciascuno a condividere la gioia della misericordia “perché – ha concluso - chi accoglie Gesù non rimane chiuso in casa ma va in fretta verso chi ha bisogno”.
Il momento conviviale del buffet voluto dal Cardinale al termine della celebrazione ha chiuso la giornata in un clima di grande familiarità e simpatia ed aperto - al tempo stesso – la via su cui incamminarsi perché tanti partecipino al Natale di misericordia che viene.
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