La padronanza della lingua è uno strumento indispensabile dell'integrazione in un paese e in una cultura. Questa affermazione, sulla quale non si può che concordare, per la Comunità di Sant'Egidio non è solo una dichiarazione di principio.
E' invece un impegno concreto, iniziato venticinque anni fa, che ha dato vita alla Scuola L.Massignon, dove, gratuitamente, ogni anno migliaia di stranieri immigrati da ogni continente possono seguire corsi di lingua italiana e di mediazione culturale, riconosciuti dal Ministero della Pubblica Istruzione e dalla Regione Lazio.
Un contributo non da poco all'integrazione: nel solo anno scolastico 2007 sono stati effettuati esami di livello base, intermedio e avanzato a circa 1.500 studenti provenienti da 10 sezioni della Scuola distribuite sul territorio nazionale.
La consegna dei diplomi è - giustamente - una festa. Infatti, per un adulto immigrato, che ha spesso alle spalle un livello di scolarizzazione magari buono, ma inutilizzabile nella sua nuova condizione di vita, rappresenta il riscatto di una dignità troppe volte negata a chi cerca lavoro lontano dal proprio paese.
Domenica 16 settembre, a Trastevere, in quella che fu la prima sede della Scuola, sono arrivati in centinaia a ricevere il diploma dalle mani dei loro insegnanti.
C'erano gli studenti delle scuole di Via Dandolo e di Centocelle (a Esquilino e a Ostia la cerimonia si era svolta nel mese di luglio) e di due scuole "affiliate": la scuola dell'ACSE dei padri Comboniani e quella di una parrocchia di Acilia "Madonna di Loreto".
Durante la festa, presentata da Zeinab Ahmed Dolal( Somalia), Gabriel Rusu (Romania) e Paolo Morozzo (Italia), sono intervenuti alcuni studenti per testimoniare come questa scuola - di lingua e di amicizia - abbia rappresentato una spinta rilevante per una vera integrazione nel mondo del lavoro e non solo.
"Questo diploma - ha detto Daniela Pompei, direttrice della Scuola - è una chiave preziosa, da usare con responsabilità in un periodo difficile, in cui spesso si parla male degli stranieri; una chiave per far conoscere a tanti il valore della convivenza tra popoli diversi".
Poiché è già iniziato il Ramadan, al tramonto è stata offerta la possibilità di celebrare l'Iftar - ovvero la preghiera per l'interrruzione del digiuno - agli studenti di religione musulmana, guidati da un giovane imam appena diplomato come mediatore culturale.
La festa si è conclusa con l'annuncio della prossima Carovana della Pace, che partirà il 19 ottobre per raggiungere Napoli, dove si unirà all'Incontro di Preghiera per la Pace tra le Religioni mondiali che si terrà dal 21 al 23 ottobre .