#stradedipace L'appello finale dei rappresentanti delle religioni mondiali contro le guerre e il terrorismo

«Non restiamo prigionieri della paura, rispondiamo alle attese di pace dei poveri della terra»

 Uomini di diverse fedi, riuniti da Sant'Egidio a Munster e Osnabruck, in Germania, concludono tre giorni di incontri e amicizia con un forte appello a costruire la pace. Ma i credenti devono essere «più audaci» per percorrere nuove strade. «La globalizzazione ha unito economia e mercati – affermano i leader religiosi – ma non i cuori: dobbiamo vivere l'unificazione spirituale nel rispetto delle diversità, dialogando sempre e senza isolare nessuno».
In questa regione, la Westfalia, sono stati firmati quattro secoli fa gli accordi di pace che hanno messo fine alla guerra dei Trent'Anni. Per raggiungere la pace «occorre vincere la paura e i pregiudizi. Ce lo chiedono gli umili ed i poveri della terra. Lo sollecitano le vittime di una violenza senza pietà. Il nostro è un no convinto al terrorismo, che ha ucciso troppi innocenti, nel Nord e nel Sud del mondo».
«Noi credenti – così si conclude l'appello – possiamo  fare molto, più di quanto immaginiamo. Pregare. Stare insieme. Non fare prevalere la rassegnazione e l'indifferenza. Ancora non ci stanchiamo di affermare che chi invoca il nome di Dio per giustificare il terrorismo, la violenza e la guerra, non cammina sulla sua strada». Ed oggi la strada da percorrere è quella della pace.

 

APPELLO DI PACE 2017 
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