Martedì 25 novembre, la Basilica di San Bartolomeo ha ricevuto le reliquie dei martiri armeni delle stragi che hanno colpito il popolo armeno durante la Prima Guerra Mondiale, ricordate dalla Chiesa Armena Ortodossa come il Metz Yegern, il "Grande Male". Esse sono state deposte su un altare della basilica da Sua Santità Aram I, Catholicos di Cilicia degli Armeni, accompagnato da un'ampia delegazione di arcivescovi, vescovi, sacerdoti e fedeli della sua Chiesa. Mons. Marco Gnavi ha salutato a nome della Comunità Sua Santità Aram I e tutta la delegazione armena: "L'icona dei martiri contemporanei sull'altare maggiore brilla nell'accogliere non solo la memoria della sofferenza del popolo armeno, ferito dal "Grande Male" - ha detto - ma anche la speranza e la testimonianza viva della Chiesa armena e della sua antica fede cristiana". Ha inoltre confermato la stima e l'amicizia che lega la Comunità di Sant'Egidio alla Chiesa Armena, al suo Catholicos, e a tutto il popolo armeno nel mondo. Sua Santità Aram I ha espresso grande apprezzamento per la Comunità, per il suo impegno ecumenico e per il dialogo tra fedi e culture, che ha come fondamento il Vangelo e l'impegno per la sua comunicazione in tutto il mondo. Egli ha indicato nella Comunità di Sant'Egidio una realtà "chiamata a giocare un ruolo centrale in tutte le iniziative volte a promuovere la comprensione reciproca, il mutuo rispetto e la accettazione gli uni degli altri", ricordando la sua personale partecipazione – piu volte negli ultimi venti anni, e recentemente a Cipro – agli Incontri Internazionali di Preghiera per la Pace organizzati dalla Comunità. Il Catholicos ha ricordato come per la fede cristiana la testimonianza, la martirya, sia un aspetto fondante. Il martire è colui che "sente e vive la propria fede sostenuto dalle mani di Cristo", difendendo la fede cristiana in circostanze difficili, "portando Gesù Cristo al mondo, alla vita della gente, attraverso la sua predicazione, il suo impegno, la sua azione". La testimonianza dei martiri è seme e fonte di nuova vita per la Chiesa: "I martiri sono uniti". Aram I ha infine espresso la sua gioia e la gratitudine per l'invito a deporre le reliquie dei martiri armeni nel memoriale voluto da papa Giovanni Paolo II nella basilica di San Bartolomeo, poiché esse saranno memoria viva della fede in Cristo e della importanza della testimonianza di vita: "Noi non dimenticheremo che in Roma c’è una chiesa, e che in quella chiesa c’è una reliquia dei martiri armeni. E tutti i martiri ci ricordano la sacralità della vita e l’importanza della giustizia." |