Sono passati 31 anni. Ma a Roma è più vivo che mai il ricordo di Modesta Valenti, la donna 71enne, senza dimora, che morì alla Stazione Termini, perchè le furono rifiutati i soccorsi a causa delle condizioni igieniche in cui si trovava, frutto della precarietà della sua vita in strada.
Modesta in questi anni è diventata il simbolo di quanti perdono la vita per la povertà, ma anche per l'indifferenza, o l'intolleranza. La Comunità di Sant'Egidio ne ha custodito la memoria, mentre ha proseguito nell'impegno affinchè un tessuto di solidarietà impedisca il ripetersi di morti come questa.
Il suo nome e quello dei tanti - troppi - poveri che perdono la vita in strada vengono ripetuti ogni anno, nella basilica di Santa Maria in Trastevere e in decine di chiese e parrocchie della città, in liturgie commosse, che vedono i poveri accanto ai loro amici. Quest'anno, anche papa Francesco ha voluto inviare il suo abbraccio a questo popolo di poveri e di amici dei poveri.
Ed ora, Roma dedica a Modesta una targa, nel luogo della sua morte, il Binario 1 della Stazione Termini. Il suo nome viene così scritto per sempre nella memoria cittadina.
Alla cerimonia di scoprimento della targa, che si tiene lunedì 10 marzo alle ore 12,30
partecipano:
ing. Mauro Moretti, Amm. Del. Ferrovie dello Stato
prof. Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio
on.le Ignazio Marino, sindaco di Roma
Mons. Matteo Zuppi, vescovo ausiliare della Zona centro di Roma
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