Il 4 Luglio 2014 la Chiesa di Santa Chiara a Catania ha ospitato la veglia di preghiera “Morire di speranza” per fare memoria di quanti hanno perso la vita nei viaggi verso l’Europa.
In tanti hanno preso parte alla preghiera, in particolare le diverse realtà che insieme alla Comunità di Sant’Egidio si spendono per accogliere tanti migranti: Centro Astalli, i Missionari Vincenziani, la Comunità Giovanni XXII, Migrantes e Caritas diocesana.
Inoltre tanti ospiti del CARA (Centro di Accoglienza per i Richiedenti Asilo) di Mineo e di diversi SPRAR (Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati) della Sicilia hanno pregato insieme per ricordare amici, uomini e donne inghiottiti dal mare.
Ad aprire la preghiera sono state le parole di Papa Francesco, pronunciate a Lampedusa durante il suo primo viaggio apostolico l’8 luglio 2013: “Chi è il responsabile del sangue di questi fratelli e sorelle? Nessuno. Tutti noi rispondiamo così: non sono io, io non c’entro, saranno altri, non certo io”. Bisogna invece avere l’urgenza di essere responsabili per la vita dei nostri fratelli che cercano la via della speranza attraverso un viaggio doloroso ed impervio. Essere responsabili delle loro vite e ricordarne la morte, proclamandone i nomi, ricordando che ogni singola morte è una tragedia. Dopo aver ascoltato le parole del Papa, sono stati portati sull’altare della chiesa, vicino all’icona di Gesù, una grande croce ricavata dai legni di una barcone arrivato recentemente in Sicilia, e due grandi foto che raffigurano i viaggi compiuti dai migranti.
Nella chiesa di Santa Chiara c’erano italiani e stranieri, cristiani e musulmani, c’erano i Giovani per la pace, impegnati nell’accoglienza e chi è stato accolto, persone che in Italia, dopo il viaggio hanno trovato la speranza di una vita diversa, tutti lì per ricordare uno dopo l'altro i nomi delle vittime di questi tragici viaggi. I migranti morti di cui si legge nella cronaca, diventano così nomi e volti per cui piangere e commuoversi, fratelli e sorelle. E così in una bella chiesa del centro di Catania tanti cuori commossi si sono incontrati per chiedere a Dio che di speranza non si muoia mai più.
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