Sant’Egidio fa memoria dei cristiani perseguitati

Memoria dei martiri, verso la Pasqua  2018

Martedì 27 marzo a Santa Maria in Trastevere la veglia di preghiera ecumenica con il card. Ouellet - Sono ricordati i nomi e le storie di quanti, come mons. Romero - tra poco santo - sono stati uccisi per la loro fedeltà al Vangelo

A pochi giorni dalla notizia della proclamazione della santità di Oscar Romero - martire dei nostri giorni ucciso 38 anni fa a San Salvador mentre celebrava l’eucaristia -, la Comunità di Sant’Egidio fa memoria dei cristiani che sono uccisi o subiscono persecuzioni, discriminazioni, privazione della libertà religiosa. Lo fa ricordando i nomi e le storie di questi testimoni del Vangelo, e ripetendo le parole di Papa Francesco: “Oggi, nel secolo XXI, la nostra Chiesa è una Chiesa di martiri”. Sono tanti i paesi del mondo in cui la testimonianza disarmata e non violenta dei cristiani costituisce uno scandalo dinanzi alla violenza, alla corruzione, al terrore. Ci sono luoghi dove si muore perché si va a messa, dove chiese e scuole cristiane vengono bruciate, dove si è minacciati, intimiditi o uccisi perché si educano i giovani e si strappano alle bande criminali.

A Roma la veglia di preghiera ecumenica nella basilica di Santa Maria in Trastevere è stata presieduta dal cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i vescovi. Vai alla news >>
 

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