La felice integrazione

concluso il corso di economia domestica per giovani immigrate


Papa Francesco ripete spesso che le strutture accolgono, ma le comunità integrano. Ecco perché Sant'Egidio ha organizzato a Roma un Corso di formazione professionale di economia domestica, frequentato finora da 200 donne. Ieri, in una cerimonia emozionante, la consegna di 120 diplomi alle migranti, soprattutto nigeriane. Si tratta di un'attività collegata alla Scuole di lingua e cultura italiana della Comunità. Spiega Daniela Pompei, responsabile dei servizi a immigrati, rifugiati e rom: «Sono donne che hanno attraversato il Mediterraneo rischiando la vita, hanno storie di sofferenza e talvolta sono vittime della tratta. Le abbiamo conosciute nei centri di accoglienza». Ora possono guardare al futuro con più speranza: «Abbiamo creato un ponte tra l'esigenza di lavoro per le migranti, che è la chiave dell'integrazione, e la società italiana, che ha sempre più bisogno di badanti e collaboratrici domestici». Gli over 65 erano i113,7% ne11985, i120,1% nel 2015 e potrebbero essere più del 30% tra una ventina d'anni: un anziano ogni tre persone. Il corso, interamente gratuito, è parte del programma "Madri e Figli rifugiati: dall'accoglienza all'inclusione", reso possibile da una donazione della società farmaceutica Msd. Nelle 78 ore di teoria e 42 di pratica, particolari sono state le docenti (volontarie): donne migranti di prima generazione, che hanno maturato una grande esperienza nella collaborazione familiare e nell'assistenza ad anziani e bambini; il tirocinio, invece, si è svolto presso abitazioni di anziani italiani, amici della Comunità di Sant'Egidio.

Da Avvenire, (Stefano Pasta)

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