Flashmob al quartiere Corvetto di Milano per dire che si può vivere insieme

Il quartiere Corvetto, dove la Comunità è presente da molti anni, è spesso nella cronaca per fatti di tensione o di violenza: l’ultimo episodio è stato il rogo, la notte di San Silvestro, dell’albero di Natale che alcuni cittadini avevano allestito in piazzale Ferrara. In risposta a questo gesto, sabato 7 gennaio la Comunità di Sant'Egidio ha invitato amici e cittadini del Corvetto per affermare la volontà di vivere insieme nel rispetto reciproco.

Un corteo con palloncini colorati, guidato dai bambini della Scuola della Pace, ha attraversato via Mompiani, ritrovandosi in piazza Ferrara davanti al luogo in cui sorgeva l’albero di Natale. Erano presenti famiglie delle case popolari, rom e anziani del quartiere, le donne che avevano allestito l’Albero nei giorni prima di Natale, consiglieri comunali e il parroco e i sacerdoti della vicina parrocchia di San Michele e Santa Rita. 

Anche se fanno sempre scalpore le notizie negative sul quartiere, si è voluto riaffermare che ci sono molte risorse al Corvetto: associazioni, parrocchie, semplici cittadini che si impegnano per costruire un quartiere più vivibile e umano. Al Corvetto c’è "una foresta di bene che cresce". Il quartiere di Corvetto può essere un cantiere per sperimentare la solidarietà tra italiani e stranieri e tra giovani e anziani in un tempo che invece sembra promuovere le divisioni; può essere un esempio di quanto ricordato da Papa Francesco nell'omelia dell'Epifania, che dalla periferia arriva la salvezza. 

L'anziana Ida, che vive al Corvetto dal 1937, ha invitato tutti a rimboccarsi le maniche per "raddrizzare la baracca". Un volo di palloncini colorati ha concluso il momento di festa.