Un segno di solidarietà e di attenzione che in momenti di crisi drammatica come quello attuale assume un valore particolare e concreto, oltre che simbolico.
Domenica 4 gennaio l'Acea e il Circolo ricreativo aziendale (Cra), per il nono anno consecutivo, offriranno quello che nel tempo è diventato un appuntamento ormai tradizionale: un pranzo di beneficenza organizzato in maniera specifica per tutte quelle persone che in questa fase più delle altre soffrono e si ritrovano ai margini della società.
L'azienda, infatti, in piena collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio, con il Circolo ricreativo e con il ristorante "Banco 95", alle ore 12 di domenica prossima apparecchierà e imbandirà la tavola per almeno 300 persone senza una fissa dimora, all'interno della sede del Centro sportivo Cra-Acea, situata in via Angelo Battelli 6, che ha messo a completa disposizione per questo evento le proprie strutture.
Un'iniziativa, questa, che non è isolata e sporadica. Ogni anno, infatti, il Cra dell'Acea prevede l'organizzazione di due appuntamenti fissati in due date simboliche proprio per chi si ritrova privo di un'abitazione: il primo è proprio quello fissato in concomitanza con la Festa dell'Epifania, mentre il secondo viene allestito in occasione del giorno di Pasqua. Come ha detto in questi giorni il presidente della Comunità di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo, «l'idea grande è quella di ripartire dai poveri per ricostruire un tessuto di comunità che ancora manca».