Inaugurato il corso per mediatori culturali

Alta formazione promossa da università per Stranieri, Miur e Comunità di Sant'Egidio. Il rettore Paciullo: "E' anche un contributo alla realtà locale"

PERUGIA. È stato inaugurato ieri a palazzo Gallenga, il Corso di alta formazione professionale per mediatori europei per l'intercultura e la coesione sociale, promosso dall'università per Stranieri, il Miur e la Comunità di Sant'Egidio, dove si svolgeranno i corsi. Formerà, per la prima volta a livello nazionale, operatori capaci di svolgere una preziosa attività di mediazione tra i cittadini immigrati, le istituzioni e la società civile.
"Un corso pensato per creare un profilo professionale in grado di accompagnare il delicato percorso di integrazione culturale - ha spiegato il rettore dell'università per stranieri, Giovanni Paciullo - uno strumento importante per creare un rapporto regionale con le comunità locali e combattere l'asimmetria informativa e la preoccupazione che ingiustamente le persone hanno nei confronti degli immigrati. È una linea sulla quale ci muoviamo da tempo. L'università per Stranieri, oltre allo storico compito di promozione della cultura e della lingua italiana all'estero, deve anche dare un contributo all'interno della realtà locale, creando figure in grado di avere un concreto posizionamento nel mondo del lavoro".
"Abbiamo riscontrato da subito un grande successo - ha ribadito Marco Impagliazzo, docente dell'università per Stranieri e presidente della Comunità di Sant'Egidio - grazie a 140 iscritti provenienti da ben 42 paesi diversi. Affronteranno studi interessanti e coinvolgenti per andare a lavorare in ospedali, carceri, Comuni, uffici pubblici e in tutti quei settori dove è fondamentale la mediazione culturale. Non si tratta più di semplici traduttori, ma di professionisti in grado di creare un ponte tra le culture".
Ha ribadito Davide Faraone, sottosegretario al ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca: "Presentiamo un modello alternativo a quello di chi pensa che gli stranieri vadano cacciati a priori. Nel nostro paese persiste l'idea che l'integrazione sia un ostacolo alla crescita del paese. Dobbiamo sconfiggere quest'idea e lavorare per la coesione culturale".


[ Enrico Agamennone ]