Otto pavesi al servizio dei bimbi di strada

Esperienza in Malawi della Comunità di S. Egidio, le scarpe donate ora sono ai piedi dei piccoli

Ci sono scarpe che hanno camminato a Pavia e ora sono ai piedi di un gruppo di bambini di strada in Malawi, Africa. Le hanno portare i ragazzi della Comunità di Sant'Egidio, le avevano raccolte nella loro sede nella parrocchia di San Michele, a donarle tanti cittadini pavesi. «Qui in Malawi la Comunità di Sant'Egidio è una realtà viva, giovane e con una grande voglia di cambiamento. Il nostro lavoro si è inserito nei servizi ai poveri che Sant'Egidio porta avanti tutto l'anno, per sostenerli e svilupparli ulteriormente».
Parla Giorgio Musso della comunità di 
Sant'Egidio che il 6 agosto è partito con Debora Racano, Matteo Lunghi, Anna Malfatto, Lucia Clemente, Giovanni Domaschio, Andrea D'Amico e Carlo Perretti da Pavia per il Malawi. Al viaggio missionario, organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio e Giovani per la pace, partecipano più di quaranta ragazzi provenienti da tutta Italia e di stanza a Blantyre, la prima città per popolazione del paese.
«Uno dei servizi in cui ci siamo inseriti è quello che la nostra Comunità locale organizza con i bambini di strada - racconta Musso - Bambini senza famiglia, oppure costretti a mendicare, spesso malati. Girano per la città mendicando o vendendo giornali o acqua, indossano vestiti sporchi che a volte sembrano stracci. Molti non hanno casa, la mattina arrivano con dolori alla schiena o al collo per avere dormito per terra tutta la notte. Altri si addormentano solo una volta entrati nella casa della Comunità, un luogo dove si sentono sicuri e protetti. Ieri abbiamo
voluto dare un segnale forte di affetto nei loro confronti, anche per sfidare la durezza da cui sono circondati nella società. A tutti abbiamo consegnato un paio di scarpe nuove, raccolte a luglio a Pavia o acquistate con le offerte di tanti». «Prima di ricevere le scarpe - racconta Musso - a ciascun bambino sono stati lavati i piedi e tagliate le unghie. Piedi che raccontavano di un cammino duro e polveroso, piedi feriti, piedi di bambini cresciuti troppo presto, per forza. Piedi che speriamo possano iniziare un cammino nuovo».


[ Anna Ghezzi ]