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23 Dezember 2013

Caro babbo natale, quest’anno vorrei…

Quanto abbiamo speso nell’ultimo week end prenatalizio? E quanto acquisteremo ancora fino alla vigilia? Ecco qualche dato sui comportamenti degli italiani, nel Natale della grande crisi. E i loro desideri, speranze, gesti di altruismo.

 
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 «Caro Babbo Natale, quest’anno vorrei…», per il 42,9% degli italiani il dono più richiesto, ancora una volta, è la salute. Ma, se Babbo Natale esistesse, si vorrebbe anche la pace (nel mondo e a casa propria: 12,5%), mentre cresce la percentuale rispetto allo scorso anno di chi vorrebbe soldi (12%) o lavoro (11,5%).

Sono i dati che emergono da un’indagine appena condotta dalla Camera di Commercio di Milanonelle principali città italiane. Sembra scontato dirlo, ma è un Natale in cui tirare un po’ la cinghia, in cui la crisi si fa sentire per l’80,5% degli italiani, un dato comunque più basso dello scorso anno (era l’86,9%).

A Milano, il dato è del 72,7%, nella Capitale dell’81,3%, mentre a Napoli sale all’87,6%. Sette italiani su dieci puntano al risparmio, ma quanto si è speso questo week end per il Natale? Solo nel capoluogo lombardo, circa 30 milioni. Fino al 25 dicembre, i milanesi spenderanno in media 224 euro a testa e in poco più di un caso su cento tra 1.000 e 2.000 euro.

Il Natale si conferma la festa della famiglia: il 94,5% degli italiani lo passerà con parenti, mentre chi non lo festeggia è il 4,2%, un dato in discesa rispetto all’anno scorso. La tradizione più amata? I milanesi sono soprattutto legati al pranzo di Natale (39,8%) che supera la cena della Vigilia (25,9%), un dato opposto a quello che accade a Roma e a Napoli.

I napoletani sono poi innamorati del Presepe (6,7%), i milanesi della preparazione dell’albero (4,6%), i romani dello stare assieme (12,9%). Cosa troveremo una volta spacchettati i regali? I doni di Natale 2013 saranno soprattutto abbigliamento (33,6%), giocattoli (10,2%), soldi (9,6%), cibo e dolci (9%) ed oggetti di elettronica (6,9%). Quest’ultima pesa soprattutto nel capoluogo lombardo (8,9%) mentre i napoletani regalano abbigliamento (37,2%) e per quasi un romano su dieci quest’anno i regali saranno cibo e dolci. Anche i libri hanno voci di spesa diverse nelle varie città: sono il 7,3% a Milano, il 4,3% a Roma e il 3,2% a Napoli.

Infine, è in aumento il numero di persone che a Natale decidono di regalare il proprio tempo. Lo dice la Comunità di Sant’Egidio che in questi giorni sta preparando in molti Paesi del mondo il pranzo del 25 dicembre con i poveri della città come ospiti d’onore: «A Milano, i volontari che ci aiuteranno il giorno di Natale sono il 50% in più dello scorso anno». Forse è l’effetto di Papa Francesco, che nell’Evangelii Gaudium scrive che «i poveri non vanno mai lasciati soli».

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