I liceali consegnano la spesa agli anziani

L'iniziativa della Comunità di Sant'Egidio. Una cinquantina di giovani dedica il tempo libero a decine di "nonni" dei vicoli

Lucia ama la poesia. Le serve a combattere il buio della sua casa di via Prè e le difficoltà quotidiane per far quadrare i conti. Ma la usa anche per definire le giovanissime volontarie che ogni sabato le portano la spesa: «Loro per me sono come le margherite, portano la primavera nella mia vita». Giuseppina, invece, è più pratica: aspetta la visita settimanale con ansia e un vassoio di bibite pronto: «Farei anche il caffè - sospira - ma il fornello si è rotto e non ho i soldi per ricomprarlo».
Sono decine gli anziani che ogni giorno sorridono grazie all'aiuto della comunità di Sant'Egidio: basta poco, un sacchetto di cibo e il sorriso di un gruppo di liceali. Cinquanta ragazzi tra i 14 e i 18 anni che, tra lo sport e lo studio, trovano il tempo per portare la spesa a chi non può permettersi di andare al supermercato o a chi abita in palazzi senza ascensore e non ha più la forza di trascinare i sacchetti per le scale. «Ormai per noi sono diventati come nonni - raccontano Paola, Ilaria, Tedi e Federico - Ogni visita dura almeno un'ora: in teoria dovremmo solo posare un sacchetto in cucina ma poi ci perdiamo in chiacchiere e racconti del loro passato».
L'affetto è tangibile: c'è chi ha consegnato loro le chiavi di casa e chi ha tappezzato la sala di fotografie scattate durante le visite settimanali. «Per gli anziani il calore umano è importantissimo - spiega Elisa Di Pietro - Ma le nostre visite li aiutano anche economicamente: il numero degli over65 che ci chiede aiuto è aumentato in modo impressionante. Quasi tutti hanno pensioni inferiori ai mille euro e devono decidere se mangiare o pensare alle altre spese. Spesso per far quadrare i conti eliminano le cure mediche e gli alimenti più costosi». «Non ci sono alternative - la interrompe commossa Giuseppina, 88 anni - io prendo 800 euro e la metà va nell'affitto di casa: o pago le bollette o mangio». 


[ LI. CAS. ]