Profughi, il Titano apre i corridoi umanitari

Accoglienza. Ieri è arrivata a Borgo Maggiore la famiglia siriana. Scatta la gara di solidarietà
San Marino è stato il primo paese europeo ad aderire al progetto

IERI mattina sono atterrati a Fiumicino e nel pomeriggio sono entrati nella loro nuova casa di Borgo Maggiore. La famiglia Alali, papà, mamma e i loro tre figli di 12,11 e 3 anni ieri sono arrivati in Italia da Beirut insieme ad altri 76 profughi siriani grazie al progetto dei 'corridoi umanitari' promosso da comunità di Sant'Egidio e protestanti (valdesi e Federazione delle Chiese evangeliche in Italia), in collaborazione con i Ministeri dell'Interno e degli Esteri.
Ad accoglierli a Fiumicino c'erano i responsabili della stessa Comunità, l'Ambasciatore di San Marino in Italia, Daniela Rotondaro, e i membri della Caritas. La famiglia Alali è stata presa in carico dalla parrocchia di Borgo Maggiore che l'ha ospitata in una delle proprie strutture, in stretta collaborazione con la Caritas. «Siamo orgogliosi di essere il primo paese - dice l'ambasciatore Rotondaro - ad aderire al progetto dei 'corridoi umanitari' e, quale membro delle Nazioni Unite, faremo tutto il possibile per appoggiare l'iniziativa all'assemblea generale dell'Onu che si terrà il 21 giugno a New York. San Marino ha una tradizione per quanto riguarda la tutela dei diritti umani. L'intera nostra Comunità darà il suo contributo: dalle istituzioni sammarinesi alla Caritas ma anche la società civile e le parrocchie. Insomma, siamo certi che, così facendo, faranno presto ad integrarsi anche perché potranno contare su uno speciale 'permesso umanitario' che gli permetterà di ricevere, oltre che l'assistenza sanitaria gratuita, anche l'educazione scolastica per i bambini». Alcune maestre in Repubblica si sono già rese disponibili per le lezioni estive di italiano in modo da poter agevolare l'ingresso, il prossimo mese di settembre, nella scuola sammarinese.
La famiglia Alali. è fuggita da Homs, città siriana distrutta dalla guerra. Negli ultimi quattro anni Abdul Ghani, insieme a moglie e figli, ha vissuto in uno scantinato in Libano e ora ha solo parole di ringraziamento per San Marino che li ha accolti. «La Repubblica di San Marino - ha detto il presidente della comunità di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo - dando ospitalità ad una famiglia di profughi proveniente dalla martoriata città di Homs, rappresenta il primo esempio di allargamento internazionale dei 'corridoi umanitari». Impagliazzo ha quindi lanciato un appello affinché «altri paesi europei adottino in fretta questo modello: sono troppe, infatti, le morti in mare di uomini, donne e bambini che si sono consumate nel Mediterraneo».
Il Psd accoglie la notizia con soddisfazione. «San Marino ha avuto la sensibilità - scrive il partito di maggioranza - di anticipare tanti altri grandi Paesi europei in questa splendida azione umanitaria».