Apri la porta di casa ai rifugiati

Con il portale Airbnb

Non c'è solo chi alza i muri e vuole chiudere i porti. C'è anche chi apre, gratuitamente, casa propria ai profughi. Da oggi è possibile in tutta Italia grazie al patto per l'accoglienza tra Comunità di Sant'Egidio, Refugees Welcome e Airbnb, il più importante portale al mondo che mette in contatto chi cerca un alloggio o una camera con persone che dispongono di uno spazio extra da affittare. Spiega il suo co-fondatore Joe Gebbia: «Di fronte a grandi sfide globali come quella dei rifugiati, ci sono azioni che chiunque di noi può fare: aprire la propria casa per poche notti può cambiare la vita a una persona che ha dovuto lasciarsi tutto alle spalle». Promuovendo la campagna, la società mira a fornire ospitalità per 100 mila profughi nel mondo in cinque anni.
Chiunque desideri condividere i propri spazi può farlo all'indirizzo airbnb.it/welcome/refugees. Con pochi click metterà a disposizione il proprio annuncio a costo zero. Refugees Welcome, che in Italia ha già un'esperienza di 40 famiglie che hanno ospitato profughi, e la Comunità di Sant'Egidio potranno accedere al portale per verificare e prenotare posti letto adatti alle esigenze del momento.
«Ci occuperemo», spiegano le due associazioni, «di accompagnare tutte le fasi dell'accoglienza domestica, a partire dall'incontro iniziale».
Fino a oggi, a soli pochi giorni dall'annuncio, i risultati sono incoraggianti: sono 6 mila nel mondo le persone che hanno accettato di partecipare al programma, oltre un centinaio le prime adesioni in Italia. «Queste prime offerte», spiegano dalla Comunità di Sant'Egidio, «dimostrano che, se è vero che la xenofobia e il razzismo sono contagiosi, la solidarietà lo è altrettanto».
Secondo la Comunità, «dal 2013 abbiamo davanti a noi a due Europe: da un lato quella dei muri, dei fili spinati, dei respingimenti e di chi è indifferente ai morti in mare; dall'altro quella delle associazioni e dei tanti cittadini che vogliono aiutare in modo solidale i profughi».
Sono due Europe entrambe vere, anche se paradossalmente opposte l'una all'altra: «Progetti come quello realizzato insieme con Airbnb contribuiscono a costruire l'Europa dei ponti e non dei muri, oltre ad aprire varchi nell'immobilismo del nostro continente».
Il valore del progetto, a cui partecipa anche il Comune di Milano, è anche quello di sperimentare nuove forme innovative di Welfare.
Proprio insieme all'Amministrazione del capoluogo lombardo, Airbnb ha ospitato l'anno scorso 90 familiari di pazienti ricoverati presso gli ospedali milanesi e provenienti da altre regioni.


[ Stefano Pasta ]