Un nuovo accordo internazionale per porre fine alla strage di migranti nel Mediterraneo: questo l'obiettivo con il quale si sono incontrati ieri il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, e l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza comune, Federica Mogherini. Il vertice ha avuto luogo a bordo di una nave della Marina militare italiana nel Canale di Sicilia, teatro di tante stragi.
Durante il trasferimento in aereo, il segretario generale - secondo quanto riferisce un portavoce Onu - ha manifestato «le sue preoccupazioni sulla situazione degli immigrati nel Mediterraneo» e ha sottolineato, ancora una volta, il punto che «le autorità devono focalizzarsi sul salvataggio delle loro vite». Il numero uno del Palazzo di vetro ha quindi ribadito che bisogna «trovare una soluzione politica per gli immigrati nel Mediterraneo anche a terra, in particolare in Libia e per l'instabilità in Nord Africa. E per questo conto sulla leadership dell'Ue». Ban Ki-moon ha quindi ribadito la sua opposizione a qualsiasi soluzione militare al problema, pur aprendo alla necessità di un'azione più energica contro i trafficanti.
Il presidente del Consiglio Renzi ha indicato come priorità assoluta quella di «fermare i trafficanti di esseri umani per evitare una catastrofe umanitaria». E per affrontare questa priorità, ha aggiunto, «contiamo di avere il sostegno delle Nazioni Unite». Sostegno che Ban Ki-moon ha garantito: «Come Onu siamo pronti a lavorare con voí. Dobbiamo fermare e prevenire i trafficanti criminali». Anche perché, ha proseguito, «un singolo Paese non è in grado di sopportare la responsabilità di tutto questo». Nei giorni scorsi il Governo italiano ha più volte evocato la possibilità di un'operazione di polizia internazionale per fermare i trafficanti e regolare l'immigrazione nei Paesi di origine dei migranti.
Quanto alla posizione dell'Ue, un comunicato spiega che la visita ha voluto rinsaldare «la solidarietà europea con gli sforzi fatti per salvare le vite dei migranti che attraversano il Mediterraneo. Uno sforzo comune, necessario allo scopo di regolare la questione della migrazione» e giustificato «da ragioni profonde come da quelle urgenti». E oggi a New York, Mogherini metterà sul tavolo i primi punti del dossier a lei affidato, studiato per arrivare a una risoluzione dell'Onu in materia di immigrazione.
Intanto, di fronte alle stragi del mare, la Federazione delle chiese evangeliche in Italia e la Comunità di Sant'Egidio hanno lanciato ieri la proposta di aprire in Marocco un canale umanitario che consenta a un certo numero di profughi di ottenere un visto per ragioni umanitarie e quindi di viaggiare in condizioni di sicurezza.
Nel frattempo, proseguono gli sbarchi sulle coste italiane. Polizia e Guardia di finanza hanno rintracciato la scorsa notte 33 migranti di nazionalità siriana sbarcati probabilmente poco prima da un'imbarcazione poi allontanatasi. Tra loro donne e bambini, anche di tenera età, trovati in stato di ipotermia, con i vestiti bagnati. Portati al pronto soccorso, i migranti sono stati visitati.
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