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September 2 2015

L'evento. A Tirana con Sant'Egidio l'incontro delle fedi

 
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La pace non è solo possibile, «è indispensabile per affrontare i problemi che vive in questo momento l'Europa», come l'immigrazione e le tragedie che spesso l'accompagnano.
Con questo spirito, e con il contributo di oltre 400 esponenti delle fedi di tutto íl mondo e della politica, la Comunità di Sant'Egidio organizza a Tirana dal 6 all'8 settembre l'incontro internazionale delle religioni e delle culture in dialogo "La pace è sempre possibile". Tre giorni in cui si discuterà di ambiente, sviluppo, diseguaglianze sociali- affrontando ad esempio le situazioni in Libia, Siria, Nigeria, Salvador, Iraq - arrivando a proposte concrete per fermare i conflitti.
«Unire gli sforzi del mondo religioso, della società politica e civile - ha ricordato infatti il presidente della Comunità di Sant'Egidio Marco Impagliazzo, presentando ieri a Roma l'evento - può portare a risultati molto positivi». La speranza è «dare un contributo di pace per superare l'emergenza umanitaria» che arriva dall'Africa. Ad aprire l'evento il messaggio di papa Francesco, che «ci ha dato un grande sostegno per l'iniziativa e per la scelta di tenerla in Albania»; un piccolo Paese alla periferia dell'Ue, in cui fino a pochi anni fa regnava l'ateismo di Stato, diventato oggi un interessante laboratorio di coabitazione tra fedi.
Dall'Italia arriveranno, tra gli altri, il cardinale Crescenzio Sepe, gli arcivescovi Vincenzo Paglia e Domenico Sorrentino, il vescovo Ambrogio Spreafico, il fondatore della Comunità di Sant'Egidio Andrea Riccardi, i ministri Andrea Orlando e Paolo Gentiloni, il sottosegretario Mario Giro e Romano Prodi.