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4 Febrero 2014

Sommerse le baracche sulle sponde, oltre cento senzatetto messi in salvo

L'allarme

 
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ROMA. I legni e gli stracci delle baracche li ha trascinati via il Tevere. Quel che si poteva salvare, il popolo del fiume l'ha portato via strappandolo alla furia dell'acqua che si alzava e faceva spavento. In fuga dagli argini che ora non ci sono più, sommersi dall'onda scura: un centinaio i senza tetto che vivevano accampati accanto al Tevere, dalla Giustiniana alla Magliana, e si sono messi in salvo. Vigili del fuoco e uomini della protezione civile, operatori del Comune e della comunità di Sant'Egidio hanno controllato le sponde per allontanare chi ancora era rimasto nelle tende e nelle casupole e ospitarlo nei centri di accoglienza. Sopralluoghi anche nei sottopassi e in tutti i cunicoli dove di solito dormono i barboni e in questi giorni di pioggia senza sosta rischiavano di diventare pericolosissime trappole. Tutti i ripari dei senzatetto   sono stati tenuti sotto controllo. Molti si erano già spostati dal Tevere prima che arrivassero vigili e operatori. Venerdì scorso da ponte Garibaldi si erano già allontanati quasi tutti, era rimasto un barbone a dormire nella sua tenda. Sono andati a svegliarlo appena in tempo, prima che l'acqua lo trascinasse via. Quattro famiglie  che abitavano nelle baracche alla Giustiniana, proprio accanto al torrente uscito dagli argani, sono state subito soccorse e adesso sono ospitate con gli altri sfollati in un hotel.

I POSTI. Altre venti famiglie erano accampate lungo gli argini nel tratto a nord di Ponte Milvio, venticinque circa occupavano invece le sponde da Porta Portese alla Magliana. In alcuni casi non è stato facile convincere i senza tetto ad abbandonare le baracche. Al pranzo organizzato domenica dalla comunità di Sant'Egidio, dopo la messa in memoria di Modestina, la barbona morta 31 anni fa a Termini, c'erano molta più gente del solito. Nei centri di accoglienza del Comune, a Testaccio, Tiburtina e Salario, sono stati messi a disposizione di chi vive per strada cento posti in più per l'emergenza pioggia. E sono stati anche intensificati i controlli delle unità di strada, con tre auto in più della sala operativa sociale. Sorvegliate speciali anche le sponde dell'Aniene da dove sono stati allontanati altri accampati. E i controlli proseguiranno finchè non rientra l'allarme.  

M.Lo.