NEW YORK Il ministro degli Esteri Gentiloni ha espresso viva soddisfazione per l'adozione, l'altra notte, della quinta Risoluzione per una moratoria universale della pena di morte. «Il voto della notte scorsa alle Nazioni Unite - scrive Gentiloni in una nota - rappresenta un ulteriore passo avanti nella battaglia di civiltà a favore della moratoria universale della pena di morte, che vede l'Italia protagonista ormai da anni, anche attraverso un'incisiva azione della società civile, in particolare della Comunità di Sant'Egidio, di Amnesty International, di Nessuno Tocchi Caino e di tutti coloro che si sono impegnati in questa campagna. Attendiamo ora fiduciosi il voto da parte dell'Assemblea Generale, che avverrà in dicembre, continuando ad impegnarci per un aumento dei consensi alla nostra iniziativa».
«Saluto con grande soddisfazione il nuovo passo in avanti, che spero decisivo, verso l'abolizione della pena di morte, compiuto dalle Nazioni Unite. 114 Stati su 193 rappresentati nella terza Commissione hanno votato a favore della proposta di moratoria universale presentata da 94 Stati membri fra i quali in prima fila l'Italia. Aumentano le astensioni e mi auguro che la forte spinta abolizionista registratasi in Commissione convinca i Paesi che ancora mantengono la pena capitale nel loro ordinamento a cambiare opinione» ha detto il presidente della Comunità di Sant'Egidio Marco Impagliazzo.
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