La parole del Papa sono accolte con grande soddisfazione dal mondo dei movimenti sociali e religiosi. «Vi ho ritrovato i temi che affrontò nella visita alla nostra comunità» sottolinea Marco Impagliazzo, presidente delle Comunità di Sant'Egidio. «Anche allora il Papa si rivolgeva ad un'Europa "stanca", "invecchiata", e la esortava a ritrovare le proprie radici per ringiovanirsi combattendo la "cultura dello scarto" e rivitalizzando le sue energie più nascoste, compresi i giovani, gli anziani, i migranti». Di discorso che «pone l'Europa di fronte ad alcune grandi scelte di prospettiva» parla Gianni Bottalico, presidente Acli, che ricorda come il Papa abbia «esortato a raccogliere la sfida della "multipolarità dell'Europa" per edificare l'Europa come "famiglia di popoli" che "ruota intorno alla sacralità della persona umana». È «l'Europa che anche noi vorremmo - aggiunge Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative -, più vicina e sensibile alle esigenze dei più deboli. Un'Europa che sia realmente dei popoli e riscopra le sue radici cristiane».
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