«Anche i fragili hanno diritto all'estate». Con questo slogan, alla vigilia del picco di calore annunciato per i prossimi giorni, la Comunità di Sant'Egidio ha invitato i romani a mobilitarsi per aiutare gli anziani e tutte le persone in difficoltà, «che vivono situazioni di solitudine e isolamento per far sì che la città di Roma, quest'anno meno vuota per via della crisi economica, conosca una fase di rinascita morale e spirituale, come sollecitato da papa Francesco, che passi attraverso un'attenzione rinnovata alle persone che più hanno bisogno di cura».
«Basta poco, basta una visita ai tanti anziani che vivono da soli in casa, - ha proseguito il presidente di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo - ai 9mila che vivono in un istituto». Un appello che va a rilanciare il programma "Viva gli anziani!", istituito nel 2004, e attualmente attivo nei rioni di Trastevere, Testaccio, Esquilino e Monti. Si tratta di un monitoraggio attraverso telefonate, visite domiciliari, interventi diretti personalizzati. È prevista anche una ricerca porta a porta degli anziani che non hanno telefono e di quelli che hanno il telefono, ma non hanno risposto alle chiamate degli operatori. In questo modo si riesce ad avere un quadro completo della popolazione over 75 dei rioni.
In dieci anni il programma ha contattato 10.751 anziani, per un totale di 323.755 interventi tra telefonate, visite domiciliari e interventi specifici. Gli anziani attualmente in carico sono 4.964, aiutati da 12.853 persone tra volontari, medici, portieri, commercianti, vicini e assistenti familiari. A fronte dell'auspicio di Impagliazzo di estendere questo modello di solidarietà anche fuori dal centro storico, l'assessore al Sociale del Comune di Roma, Francesca Danese ha promesso che ci saranno altre «iniziative, tutta la città sarà piena di interventi, sarà tutta coperta, le risorse sono state già trasferite ai municipi che stanno già attivando le loro oasi estive per gli anziani. Chiediamo sempre ai cittadini, se vedono una persona anziana in difficoltà, di segnalarlo».