Il nemico è arrivato. Parliamo del caldo. Nemico delle popolazioni più fragili, di chi vive in strada, dei malati oppure degli anziani che, in una città grande come Roma - tra partenze per le vacanze e saracinesche dei negozi abbassate - rischiano l'invisibilità e dunque l'emarginazione.
Nella capitale, che fino all'8 luglio sarà particolarmente colpita dall'anticiclone africano, la Comunità di Sant'Egidio sta intensificando le attività di "Viva gli anziani", il programma di monitoraggio della popolazione «over 75». Un programma nato nel 2004 per rispondere all'emergenza dell'estate precedente durante la quale morirono in Europa, a causa di eccezionali ondate di calore, 70mila persone in più rispetto alla media degli anni passati.
E la storica associazione - i cui interventi interessano ormai quasi il 3 per cento della popolazione anziana della città (circa 18mila persone) - ha presentato giovedì una serie di iniziative volte a far fronte alle situazioni di criticità. Nello specifico, per l'estate 2015 sono state inviate 5.000 lettere agli anziani già in monitoraggio e a tutti quelli che compiranno i 75 anni nell'arco dell'anno solare. Si ricordano i contatti telefonici del Programma, da chiamare in caso di necessità, e si danno alcune informazioni sui soggiorni estivi organizzati da Roma Capitale. A tutti viene recapitata a domicilio la brochure con i consigli per il caldo.
Non basta. Ad emergenza in atto, scatta una ricerca porta a porta sia degli anziani che non hanno un telefono, sia di quelli che, pur avendolo, non hanno però risposto alle chiamate degli operatori. Con questo rinnovato progetto di inclusione che prevede anche visite domiciliari, interventi personalizzati e servizi di prossimità, «ai romani - è l'appello di Marco Impagliazzo, presidente di Sant'Egidio - chiediamo di accorgersi degli anziani che vivono nei condomini o negli istituti, o che semplicemente si incontrano per strada». Quindi la richiesta di una risposta generosa «per far sì che la città di Roma conosca una fase di rinascita morale e spirituale, come sollecitato da papa Francesco, che passi attraverso un'attenzione rinnovata alle persone che più hanno bisogno di cura: anziani, disabili, malati, rom, immigrati, detenuti».
Realizzato nei quartieri di Trastevere, Testaccio, Monti ed Esquilino, ad oggi il programma "Viva gli anziani!" fa registrare buoni risultati: le statistiche raccontano infatti una riduzione delle ospedalizzazioni e di ricoveri in Rsa pari al 10% che, in termini di costi, equivale ad un risparmio di 600mila euro l'anno in spese sanitarie e sociali.
Intanto, in occasione dell'ondata di caldo, l'Unitalsi di Roma ha potenziato il numero verde (800.062.026) dedicato all'assistenza ai disabili e ai malati e a disposizione della sala operativa sociale di Roma Capitale. Una linea attiva fino alle ore 18 «per cercare di amplificare la risposta alle emergenze che in queste ore colpiscono soprattutto chi ha più difficoltà per la mobilità». Dal canto loro, le Acli di Roma, «in campo per contrastare il caldo e la solitudine», durante tutto il periodo estivo, agosto compreso, hanno deciso di tenere aperta la sede di via Prospero Alpino 20, alla Garbatella, «per tutti i nonni e le nonne di Roma».
Mariaelena Finessi
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