Dalla Tirrenia pasti gratis ai bisognosi

Solidarietà

A nove mesi dal suo avvio a Civitavecchia, il progetto Pasto Buono di Qui Foundation, che dal 2007 è impegnato nel recupero delle eccedenze alimentati, ha permesso di donare oltre 73mila pasti al campo migranti e al centro di accoglienza di Roma Tiburtina di Croce Rossa Italiana e alla Comunità di Sant'Egidio. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione tra la Onlus ideatrice del progetto, la Croce Rossa Italiana e Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione. I volontari della Cri si occupano del ritiro dei pasti messi a disposizione dai ristoranti di bordo delle navi Tirrenia che attraccano al porto di Civitavecchia, la media è di 240 pasti al giorno. Il bar della stazione di Civitavecchia, che ha di recente aderito, offre invece colazioni dolci e salate. Parte del cibo "salvato" viene consegnato alla Comunità di Sant'Egidio locale, altra viene invece portata al centro d'accoglienza per migranti in transito di Cri.
«Il lavoro svolto a Civitavecchia dimostra come, semplicemente ridistribuendo le eccedenze, si possa dare un contributo significativo alla lotta contro la fame e gli sprechi alimentari, che in Italia valgono 8 miliardi l'anno - commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation e ideatore di Pasto Buono - Ma i margini sono ampi, per questo non dobbiamo accontentarci: si calcola che se tutti gli esercizi food del Paese donassero il proprio invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero consegnare alle mense caritative oltre 7 milioni di pasti quotidianamente».
«L'aiuto di Qui Foundation e di Tirrenia è stato fondamentale. Un contributo che ha consentito di dare da mangiare a molte donne, uomini e bambini. E non solo di provvedere all'alimentazione ma di fornire un pasto buono» dice Flavio Ronzi, Presidente di Croce Rossa di Roma. «E' per noi motivo dí soddisfazione sapere che questa iniziativa sta avendo un così importante successo anche a Civitavecchia - dichiara Pietro Manunta, presidente di Tirrenia - Al momento questa iniziativa è attiva anche a Cagliari, Napoli e Genova, e la nostra speranza è che possa essere allargata anche ad altri porti italiani».