Marcia silenziosa.

La cerimonia

E' partita da piazza Santa Maria in Trastevere la marcia silenziosa organizzata dalla comunità di Sant'Egidio e dalla comunità ebraica di Roma per ricordare e non dimenticare la deportazione degli ebrei romani del 16 ottobre del 1943. Ad aprire il corteo, che si è concluso in largo 16 ottobre, un gruppo di bambini di varie etnie, che tenevano striscioni con la scritta "Non c'è futuro senza memoria" e "La pace è il futuro".
«È un'onta aver anche solo pensato che si possa tornare a celebrare il 28 ottobre o manifestazioni nefaste come la marcia su Roma», ha dichiarato il presidente della Regione Nicola Zingaretti. Mentre il presidente del Senato Pietro Grasso: «Troppo pochi difesero gli ebrei, troppo pochi scelsero di non voltarsi dall'altra parte. Nel piangere le vittime e stringermi alle famiglie, sento di dover ringraziare quei pochi che hanno salvato la dignità dell'umanità».
Durante la marcia silenziosa in ricordo della deportazione degli ebrei romani, il ponte dell'isola Tiberina ha continuato a fare da parking alle numerose auto in sosta, che né vigili urbani né forze dell'ordine hanno provveduto a rimuovere per motivi di sicurezza.
Alla manifestazione hanno partecipato anche la sindaca Virginia Raggi, la presidente del municipio I Sabrina Alfonsi, oltre a esponenti della comunità ebraica e a centinaia di persone.