CAROLA, dieci anni, ha fatto il volantino che ha portato in giro nella sua scuola, la Daneo; Ilaria, dieci anni ha spiegato ai suoi compagni perché i giocattoli usati possono diventare un bene prezioso per i bambini africani; Hajar, 14 anni, da Begato, ha lavorato per dividere i peluche dalle macchinine e dai giochi da tavolo; Aymane, 9 anni, e Narjiss, 8, del Cep, hanno aiutato i più grandi a preparare gli scatoloni. Nasce così, dalle mani dei bambini e ragazzi delle «Scuole della pace», il Rigiocattolo, che ha aperto ieri i tendoni in piazza De Ferrari. Il mercatino della comunità di Sant'Egidio, che funzionerà fino a domenica, raccoglie i giochi usati donati dalle famiglie di tutta la città e li mette in vendita per finanziare «Dream» un progetto di solidarietà per sostenere l'acquisto di medicinali per i bambini malati di Aids in Africa.
«Quest'anno abbiamo raccolto veramente tanti giochi - racconta Paolo Casali, della comunità di Sant’Egidio – anche grazie alla collaborazione dell'ufficio scolastico – regionale e alle scuole, e soprattutto abbiamo avuto anche moltissimi ragazzi delle scuole superiori che sono venuti a darci una mano».
Rigiocattolo è cresciuto così al punto che in questi quattro giorni di apertura in piazza De Ferrari ruotano sotto i tendoni oltre cento volontari, ma il lavoro è iniziato già molto tempo fa, ad ottobre. E in prima linea si sono dati da fare i bambini, quelli che frequentano le «Scuole della pace» del centro storico, del cep, di Molassana, Begato e Cornigliano, i quartieri con più problemi, dove Sant’Egidio ha aperto per i ragazzi di elementari e medie un punto di incontro e di sostegno. «Ci vediamo tre pomeriggi la settima – racconta Benedetta 19 anni, matricola alla facoltà di farmacia, una dei tanti volontari che si alternano in questo progetto – un pomeriggio è dedicato ai compiti, gli altri due si gioca, si canta, si parla. E soprattutto si sta insieme, al di là delle differenze di nazionalità o cultura, basti pensare che alla scuola della pace del centro storico abbiamo rappresentate ben 17 nazionalità diverse, dall’Albania, all’India, al Benin, al Bangladesh, all’Ecuador».
I bambini e ragazzi delle scuole della pace hanno aiutato anche a raccogliere i giochi usati, assieme ai ragazzi delle scuole superiori che hanno risposto all’appello di Sant’Egidio, e ora sono a De Ferrari per il Rigiocattolo.
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