Ieri, nell'aula magna della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Catania, si è tenuto il "Meeting interculturale", convegno conclusivo di un percorso territoriale durato quasi un anno, nel corso del quale é stato presentato il progetto "La Compagnia dei diritti. Rights for everyone", finanziato a valere del Fondo europeo per l'integrazione di cittadini di Paesi terzi 2007-2013 Ministero dell'Interno - Dipartimento per le Libertà civili e l'immigrazione, Direzione centrale per le Politiche dell'Immigrazione e dell'asilo, progetto affidato al consorzio Sol. Co. - Rete di imprese sociali siciliane, con partner la Fondazione "Ebbene".
Dopo i saluti, i lavori sono stati introdotti da Francesco Passantino, presidente del consorzio Sol. Co. - Rete di imprese sociali siciliane, il quale ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa che ha coinvolto associazioni, enti, scuole e imprese, oltre alla società civile, in attività di sensibilizzazione e informazione sulle tematiche dell'immigrazione e dell'integrazione sociale. Anche il presidente della Fondazione "Èbbene", Dino Barbarossa, ha voluto evidenziare come più soggetti riescono insieme a fare rete per il bene comune e, quindi, di tutti i cittadini, immigrati e non. A seguire, Daniela Piangiamore, referente dell'area progettazione per il consorzio Sol. Co. - Rete di imprese sociali siciliane, ha presentato i risultati del progetto.
Tra i cittadini immigrati regolarmente soggiornanti sul territorio siciliano si è evidenziata una maggiore presenza di asiatici, nordafricani e sudamericani. Inoltre, è emerso che il 54 % degli immigrati non aveva mai usufruito nè era mai venuto a conoscenza delle opportunità e dei servizi presenti per loro sul territorio, se non attraverso le attività progettuali de "La Compagnia dei diritti". Successivamente, hanno preso la parola Carlo Pennisi, professore ordinario di Sociologia del diritto nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Catania, intervenuto su "Diritti e pratiche oltre l'emergenza. L'Italia e le riforme sull'immigrazione"; Massimo Millesoli, referente dell'area legale per il consorzio Sol. Co. - Rete di imprese sociali siciliane su "Accoglienza e integrazione: la rete dei servizi per l'inclusione sociale"; don Giuseppe Cannizzo, direttore dell'ufficio immigrazione della diocesi di Catania; Emiliano Abramo, della comunità di Sant'Egidio, e Giovanni Fortugno, della comunità "Papa Giovanni XXIII".
È stato anche presentato il protocollo "Reti interistituzionali territoriali stabili per la promozione di modelli di governance condivisi sulle tematiche dell'integrazione e delle politiche migratone", un accordo promosso dal consorzio Sol. Co. - Rete di imprese sociali siciliane al fine di proseguire nelle attività già promosse sul territorio siciliano e impegnare anche altre associazioni ed enti insieme per il futuro dei cittadini immigrati e per una totale integrazione sociale. In conclusione, nella Moschea di Catania, con la collaborazione di Abdelhafid Kheit, presidente della comunità islamica di Sicilia, ha avuto luogo un emozionante momento di preghiera interreligioso, che ha unito cittadini immigrati e autoctoni, senza differenze o pregiudizi.