«SONO un uomo che è nato due volte». Il giorno che gli annunciarono che la sua innocenza era stata dimostrata, Joaquim José Martinez nacque di nuovo: nel braccio della morte della Florida, dove aveva trascorso cinque anni e mezzo, avvolto nella divisa arancione dei "dead man walking" rimase sveglio per tutta la notte pensando alla sua vita che ricominciava: l'abbraccio con le sue figlie, l'amore, il lavoro. Tutto ricominciava. E, un po', faceva paura. Mentre in tutto il mondo si celebra la giornata delle "Città per la vita", in ricordo del primo stato mondiale ad abolire la pena di morte - fu il Granducato di Toscana, il 30 novembre 1786 - a Genova la Comunità di Sant'Egidio ha invitato Joaquim José Martinez, cittadino spagnolo di origine ecuadoriana che fu incolpato di duplice omicidio negli Usa ed ha trascorso cinque anni e quattro mesi nel braccio della morte della Florida, prima di essere riconosciuto innocente.
In tempi di riflessioni collettive sulla risposta possibile alla violenza, la riflessione sulla pena capitale è un tema di bruciante attualità e Martinez, che parlerà oggi alle 17,45 nel salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale è l'emblema di quanto le reazioni muscolari e violente corrano il rischio di essere più dannose che efficaci. Il 28 gennaio 1996 fu accusato dell'uccisione di Douglas Lawson e Sherry McCoy Ward. Dopo un processo segnato da evidenti irregolarità, in cui venne difeso da un avvocato d'ufficio, Joaquin fu condannato a morte il 27 maggio 1997.
Non esistevano prove accusatorie schiaccianti e molte delle persone che avevano testimoniato contro di lui successivamente ritrattarono, riconoscendo di aver falsificato le proprie dichiarazioni: in seguito alla revisione del caso i due avvocati dell'accusa furono ricusati. Martínez fu dichiarato innocente il 6 giugno 2001 dal tribunale di Tampa. Martinez, che era favorevole alla pena di morte, è adesso fermamente convinto della crudeltà della pena capitale ed è impegnato ad aiutare molti detenuti nei bracci della morte americani. Per la sua liberazione si erano mossi sia il Beato Giovanni Paolo II, sia il re di Spagna Juan Carlos. In questi giorni, Joaquin incontrerà i detenuti di alcune case circondariali liguri e studenti di diversi istituti superiori.
Questa sera l'incontro con il pubblico. Per l'occasione, Palazzo Ducale illuminerà uno striscione sulla facciata per affermare l'adesione della città di Genova alla rete delle 2000 "Città per la vita". L'autore è segretario della Comunità di Sant'Egidio
Sergio Casali
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