Università, mediatori europei primo corso di alta formazione

Alla Stranieri

Inaugurato ieri mattina, all'Università per Stranieri, il primo corso di «Alta Formazione per Mediatori europei per l'intercultura e la coesione sociale». Formerà, per la prima volta operatori capaci di svolgere una preziosa attività di mediazione tra i cittadini immigrati, le istituzioni e la società civile.
Il corso inaugurato offre una visione lontana dalle «profezie di sventura», ha avvertito Marco Impagliazzo, docente all'ateneo e presidente della Comunità di Sant'Egidio, osservando come la presenza degli immigrati in Europa (35 milioni di stranieri e 50 milioni di residenti di origine straniera) riveli una «ristrutturazione decisiva» delle nostre società e dunque rappresenti «una sfida da cogliere e da vincere». Gli allievi del corso per mediatori -ha concluso- studiano «per essere pontefici, cioè costruttori di ponti» per superare quell'esclusione generatrice di molti mali, come, recentemente, gli attentati di Parigi.
Daniela Pompei, responsabile dei servizi ai migranti della Comunità di S.Egidio, ha sottolineato «l'inedita collaborazione tra Stato, mondo accademico e società civile sulla frontiera strategica dell'integrazione». Il corso, con 140 iscritti da 40 paesi diversi, ha un importante profilo nazionale e consentirà la validazione unica delle competenze del «mediatore culturale».