Centrafrica. Giura Touadera. Francia via entro l'anno

Il capo di Stato promette la pacificazione. La Comunità di Sant'Egidio: «Si é aperto un nuovo capitolo»

Il nuovo presidente della Repubblica Centrafricana, Faustin-Archange Touadera, eletto il 14 febbraio scorso, ha prestano giuramento solenne ieri davanti a migliaia di persone nello stadio della capitale Bangui. «Giuro di rispettare scrupolosamente la Costituzione e preservare la pace», ha detto il nuovo presidente, che si è impegnato, inoltre, a svolgere il suo incarico senza «alcuna considerazione etnica» e senza mai esercitare il potere «per fini personali».
Il presidente della Corte Costituzionale, Zacharie Ndouba, ha indirizzato un saluto al neo presidente e sottolineato che «incarna la nazione intera e i suoi valori». «Si è aperto un nuovo capitolo nella difficile storia della Repubblica Centrafricana - ha commentato Mauro Garofalo, responsabile delle relazioni esterne della Comunità di 
Sant'Egidio, impegnata da anni nel processo di pace del Paese -. Il nuovo presidente ha sottolineato l'importanza della concordia nazionale e del dialogo tra le varie componenti della società centrafricana».
La Repubblica Centrafricana, uno dei Paesi più
poveri al mondo, tenta di uscire da tre anni di gravi violenze che hanno messo in ginocchio l'economia. Il ministro della Difesa francese, Jean-Yves le Drian, presente alla cerimonia di investitura del nuovo presidente, ha annunciato che la missione militare francese terminerà nel corso del 2016. Il rappresentante di Parigi ha affermato che, dopo tre anni, la missione per la restaurazione della sicurezza è compiuta e che «la forza Sangrais è riuscita a riportare la calma e a evitare l'inaccettabile» anche se «non tutto è risolto».