Il diritto di esistere comincia in bicicletta

dulcis in fundo

Pedalare dal Duomo di Milano fino alla Tour Eiffel. E raccogliere, per ciascuno dei 1.200 chilometri percorsi, 6 euro per l'iscrizione anagrafica di bambini africani che altrimenti rimarrebbero invisibili.
È l'impresa sportiva - e non solo - lanciata dal ventisettenne Lorenzo Bellucco, che lo porterà a solcare strade asfaltate, tratti sterrati, boschi, montagne e passi alpini in Italia, Svizzera e Francia. Si parte il 4 luglio, obiettivo arrivare a Parigi il 10, puntuale per la finale degli Europei. Il giovane, appassionato di triathlon, rimarrà una settimana intera in assoluta solitaria, con l'unica compagnia dello zaino e della sua bici. Dal Web non mancherà di aggiornare chi lo sostiene e chi vuole sapere qualcosa di lui: almeno quattro foto o video ogni giorno, per creare una sorta di diario di viaggio. Cycling against Oblivion, Pedalare contro l'oblio, è la pagina Facebook che garantirà la copertura dell'evento.
«Il modo migliore per darmi una mano - precisa Lorenzo - è con una donazione sulla piattaforma di crowdfitnding collegata, sul sito Ep pla. org».
Lo scopo dell'impresa, infatti, è raccogliere fondi per il programma Bravo (Birth Registration for All Versus Oblivion) della Comunità di Sant'Egidio, dedicato ai 51 milioni di bambini nel mondo che ogni anno, soprattutto in Africa, non vengono iscritti all'anagrafe. Quel "pezzo di carta" è fondamentale per andare a scuola, avere cure mediche, evitare matrimoni precoci o finire con una divisa da bambino-soldato. «Punto alla cifra simbolica di 6 euro a chilometro - spiega Lorenzo - perché è il costo medio dell'iscrizione di un bambino. Pedalare per una buona causa mi farà accettare ogni fatica».


[ Stefano Pasta ]