Tanta solidarietà, il cardinale pranza con i poveri

Le iniziative. La Curia aperta ai più bisognosi. Maxi tavolata anche nella Galleria Principe di Napoli

«Donare un sorriso, un po' di fiducia sul futuro, un po' di serenità oltre all'aiuto concreto, in un'atmosfera bella e sacra». Così il cardinale Crescenzio Sepe, descrive l'annuale appuntamento con il pranzo di Natale fortemente voluto e promosso dalla Comunità di Sant'Egidio e dalla stessa Curia partenopea. Un incontro di solidarietà che è stato celebrato anche quest'anno, il giorno di Natale, e che davvero «supera il semplice gesto del piatto buono da mangiare - continua il cardinale - ed è una tradizione diffusa in tante città italiane da tutelare, non è un gesto che resta solo in questo giorno ma è uno dei tanti simboli di una Napoli che dà tanto e vuole garantire un futuro migliore. Sono commosso quando ascolto i giovanissimi volontari che si prodigano per i più bisognosi e affermano che al contrario sono proprio i più deboli a dare qualcosa a loro, al loro cuore, un messaggio di speranza - conclude - importante oggi che molti giovani non hanno lavoro e ci sono molte famiglie che hanno serie difficoltà economiche, aiutare e aiutarsi è essenziale».
Decine di volontari hanno servito a tavola centinaia di bisognosi accorsi all'evento, tra i quali molti anziani e persone con disabilità e migranti. Per l'occasione il menu comprendeva come antipasto pizza di scarole e mozzarella, insalata di rinforzo, pasta al forno, sformato di manzo con patate glassate, frutta secca e frutta fresca per finire poi con panettone, pandoro e spumante. L'Arcivescovo si è seduto assieme ai più bisognosi per mangiare con loro ed è rimasto fino alla fine del pranzo, presiedendo la cerimonia dell'entrata di un Babbo Natale che ha distribuito ai presenti numerosi regali, come è di tradizione alla conclusione di ogni pranzo natalizio voluto dalla Comunità.
«Il dono per noi è un simbolo importante di solidarietà - chiosa Antonio Mattone, portavoce della Comunita di 
Sant'Egidio in Campania - e lo stesso pranzo è simbolo di una famiglia larghissima che si riunisce a tavola. Natale è proprio un momento di riunione e condivisione, per questo invitiamo tutti a non essere indifferenti, alla solidarietà: basta guardare magari nelle vicinanze della propria casa spiega - e notare anziani soli, persone bisognose alle quali dare una parola di conforto oppure che possiamo invitare proprio alla nostra tavola, basta poco per donare speranza».
Anche nel giorno della Vigilia è stato organizzato un pranzo per i poveri nella Galleria, dall'associazione "Amici della galleria", al quale ha partecipato anche il sindaco Luigi de Magistris: «Sono tantissime le iniziative che si fanno a Napoli ogni giorni per i più deboli - ha affermato il primo cittadino - C'è ancora tantissimo da fare. Ma questa è una città solidale, una città che vuole eliminare le distante tra le persone situazioni economiche e sociali completamente diverse».


[ Emilia Sensale ]